Strage di migranti a Crotone, il governo scende in campo e si attiva subito per risolvere l’emergenza. “Di fronte a tragedie di questo tipo non credo che si possa sostenere che al primo posto ci sia il diritto o il dovere di partire e partire in questo modo”: a dirlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine dell’incontro in Prefettura con i rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine della provincia di Crotone in seguito al naufragio di un barcone di migranti.
Il ministro Matteo Piantedosi, poi, ha confermato che il bilancio provvisorio del naufragio al largo delle coste crotonesi è di 59 morti, di cui 21 sono uomini, 24 donne e 14 minori (9 maschi e 5 bambine). “Dovrebbero essere tra 20 e 30 persone che mancano all’appello”, ha aggiunto dopo una riunione in Prefettura a Crotone
Piantedosi, dopo aver ricostruito l’accaduto, ha ribadito che: “L’unica cosa che va detta e affermata è: non devono partire. Non ci possono essere alternative. Noi lanciamo al mondo questo messaggio: in queste condizioni non bisogna partire“.
Strage di migranti a Crotone. “Non devono partire”
Piantedosi, che era accompagnato dal sottosegretario Wanda Ferro e dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha spiegato che l’imbarcazione era stata intercettata dal sistema Frontex e il motivo per il quale non c’è stato un intervento.
“Dalle prime ricostruzioni ha detto Piantedosi – c’è stata una segnalazione di Frontex, un avvistamento vago per capire il target. È stata la precarietà con la quale è stata organizzata questa traversata che ha causato la tragedia. Perché quando è riapparsa la barca c’è stata l’impossibilità materiale di effettuare ogni qualsivoglia manovra di avvicinamento per le condizioni meteo marine. Bisogna tenere conto anche dell’esigenza di mettere in conto che i soccorsi non devono aggiungere pericolo né ai soccorritori né alle persone da soccorrere”.
Il ministro ha poi assicurato che le ricerche proseguiranno nei prossimi giorni per recuperare i dispersi: “Dovrebbero essere tra 20 e 30 persone che mancano all’appello” ha concluso Piantedosi