Il governo giordano ha annunciato che Israele e Palestina hanno concordato di allentare le tensioni e impegnarsi a prevenire ulteriori violenze, in aumento quest’anno, dopo i colloqui tra le due parti che si sono svolti oggi, domenica 26 febbraio, a Aqaba in Giordania.
Israele e Palestina concordano di approfondire i legami per scongiurare le violenze
Il ministero degli Esteri giordano ha affermato che i funzionari di Israele e Palestina hanno concordato di lavorare per una “pace giusta e duratura” e ha affermato la necessità di “impegnarsi a ridurre l’escalation delle violenze sul campo“.
La dichiarazione è arrivata al termine di un incontro a cui hanno partecipato anche funzionari statunitensi, egiziani e giordani nella città giordana, mentre crescono le preoccupazioni per un’escalation di violenza in vista del mese sacro musulmano del Ramadan che inizia a fine marzo.
Un alto funzionario del governo giordano ha detto che l’incontro mirava a riportare la calma e allo stesso tempo a dare ai palestinesi la speranza di un futuro politico con uno stato indipendente nelle terre occupate da Israele dalla guerra del 1967, compresa Gerusalemme est. La dichiarazione ha segnato un piccolo segno di progresso, ma molte domande sono rimaste. Mentre i negoziatori si stavano incontrando, un uomo armato palestinese ha ucciso due fratelli israeliani nel nord della Cisgiordania.
L’incontro al porto di Aqaba sul Mar Rosso ha riunito i massimi capi della sicurezza israeliana e palestinese per la prima volta dopo molti anni. Per gli Stati Uniti era presente il consigliere del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per gli affari mediorientali, Brett McGurk, insieme a funzionari giordani ed egiziani.
Israele si è impegnato a smettere di “discutere la creazione di nuove unità di insediamento per quattro mesi e di smettere di approvare qualsiasi nuovo insediamento per sei mesi”, afferma la dichiarazione congiunta. Entrambe le parti hanno concordato di sostenere “passi per rafforzare la fiducia” e di incontrarsi di nuovo il mese prossimo in Egitto.
Il gruppo palestinese Hamas – che governa Gaza – ha criticato l’Autorità palestinese (AP), con sede in Cisgiordania, per aver partecipato al vertice, definendolo “una pugnalata alle spalle del popolo palestinese“.