Contributi a fondo perduto bar e ristoranti: con la pubblicazione della risoluzione n. 11/E del 24 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’introduzione di nuovi codici tributo per la restituzione spontanea mediante l’utilizzo del modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”.
La suddetta risoluzione pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, in particolare, che è stata redatta dalla Divisione Servizi – Direzione centrale servizi istituzionali e di riscossione, fa riferimento al contributo a fondo perduto non spettante che viene erogato ai ristoranti, ai bar e ad altri settori in difficoltà previsti all’interno dell’art. 1 ter, comma 2 bis, del decreto legge n. 73 del 25 maggio 2021.
Contributi a fondo perduto bar e ristoranti: ecco i nuovi codici tributo per la restituzione
Il suddetto articolo, nello specifico, che è stato successivamente modificato dalle disposizioni contenute all’interno della legge n. 106 del 23 luglio 2021, ha previsto l’istituzione di un nuovo contributo a fondo perduto in favore delle imprese che operano nei settori individuati dai seguenti codici ATECO 2007:
- 96.09.05 – “Organizzazione di feste e cerimonie“;
- 56.10 – “Ristoranti e attività di ristorazione mobile“;
- 56.21 – “Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)“;
- 56.30 – “Bar e altri esercizi simili senza cucina“;
- 93.11.2 – “Gestione di piscine“.
Dopo la sua introduzione all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato un decreto il 30 dicembre 2021, nel quale ha definito quelli che sono i criteri e le modalità per l’erogazione del contributo a fondo perduto alle suddette attività economiche.
Dopodiché, il Diretto dell’Agenzia delle Entrate ha firmato il provvedimento n. 423342 del 18 novembre 2022, all’interno del quale ha definito tutto ciò che riguarda il contributo.
In particolare, l’AdE ha previsto che:
- le somme dovute a titolo di restituzione del contributo a fondo perduto erogato ma non spettante, con l’aggiunta degli interessi e delle sanzioni previste, devono essere versate all’entrata del bilancio dello Stato;
- il soggetto che ha ricevuto il contributo a fondo perduto non spettante ha la possibilità di regolarizzare la propria indebita percezione andando a restituire in maniera spontanea il contributo, beneficiando così di una riduzione sulle sanzioni previste.
Perciò, al fine di permettere ai titolari di bar e ristoranti di restituire in maniera spontanea, mediante l’utilizzo del modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (c.d. F24 ELIDE), il contributo a fondo perduto non spettante, ma ricevuto mediante accredito sul proprio conto corrente, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i seguenti codici tributo:
- il codice tributo “8155” denominato “Contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà – Restituzione spontanea – CAPITALE – art. 1-ter, comma 2-bis, DL n. 73 del 2021″;
- il codice tributo “8156” denominato “Contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà – Restituzione spontanea – INTERESSI – art. 1-ter, comma 2-bis, DL n. 73 del 2021″;
- il codice tributo “8157” denominato “Contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà – Restituzione spontanea – SANZIONE – art. 1-ter, comma 2-bis, DL n. 73 del 2021″.
Per quanto riguarda le modalità di compilazione del modello F24 ELIDE, i nuovi codici tributo appena citati dovranno essere inseriti all’interno della colonna “Importi a debito versati”.
Al suo interno si dovranno indicare:
- i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto tenuto al versamento nella sezione “CONTRIBUENTE”, all’interno dei campi “Dati anagrafici” e “Codice fiscale”;
- nella sezione “ERARIO ED ALTRO”, invece, dovranno essere indicati:
- la lettera “R” all’interno del campo “Tipo”;
- nessun valore all’interno del campo “Elementi identificativi”;
- uno dei suddetti codici tributo all’interno del campo “Codice”;
- l’anno in cui è stato erogato il contributo a fondo perduto, con l’utilizzo del formato “AAAA”, all’interno del campo “Anno di riferimento”;
- l’importo del contributo a fondo perduto da restituire, con l’aggiunta degli interessi e delle sanzioni previste, all’interno del campo “Importi a debito versati”.