Omicidio Thomas Bricca fratelli. Svolta clamorosa nelle indagini per l’omicidio del giovane di 18 anni di Alatri, ucciso con un colpo di pistola alla testa nella tarda serata del 30 gennaio scorso. Una persona è stata infatti iscritta nel registro degli indagati. Proprio due giorni fa la Procura aveva smentito la notizia dell’iscrizione in una nota stampa. Nella giornata di lunedì scorso erano state effettuate delle perquisizioni presso un’abitazione in cui risiedeva un intero nucleo familiare. Le autorità avevano concentrato le loro ricerche nei terreni limitrofi all’abitazione, nei capannoni e perfino nell’ex campo di concentramento delle Fraschette.

Omicidio Thomas Bricca fratelli, indagato Mattia Toson

La persona iscritta nel registro degli indagati ad Alatri si chiama Matta Toson. Nella giornata di domani è previsto l’interrogatorio. Gli inquirenti continuano a mantenere il massimo riserbo. Chi è però Mattia Toson? E’ uno dei fratelli che si presentò in caserma nelle ore successive al delitto. Si ipotizza che l’iscrizione sia arrivata perché qualcosa è stato intercettato durante la convocazione dei fratelli in caserma. Proprio i fratelli Toson si erano scontrati con gli altri ragazzi nel centro della cittadina in provincia di Frosinone. Non è chiaro poi se sia il padre o lo zio acquisito l’uomo che è intervenuto durante gli screzi dei giorni precedenti l’omicidio finendo per avere la peggio. La relazione dei Ris aveva da subito posto l’attenzione su Mattia Toson, il fratello, il padre e uno zio acquisito. Quando i due fratelli si presentarono in caserma furono ascoltati per tutta la notte. Entrambi raccontarono di aver cenato insieme e pertanto di avere un alibi. Nulla esclude però che i fratelli potessero essere stati i mandanti e che pertanto fossero stati altri ad esplodere i colpi che hanno portato alla morte di Thomas Bricca. Per questo motivo si era parlato di accertamenti irripetibili da svolgere con persone diverse rispetto ai principali sospettati. Per il momento però gli investigatori non vogliono compiere passi falsi e proprio questo è il motivo per il quale non è stato ancora emesso un provvedimento di custodia cautelare.

Le indagini

Nel giorno successivo all’omicidio, i carabinieri hanno raccolto una serie di elementi e in particolare hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Poi hanno ascoltato i testimoni i quali avevano riferito subito di risse scoppiate nei giorni precedenti e del fatto che i fratelli Toson volessero vendicarsi per aver subito uno sgarro. Lo stesso amico marocchino di Thomas Bricca, Omar, aveva pubblicato su Instagram le foto dei due fratelli corredate da nomi e cognomi, accusando la famiglia di aver partecipato all’agguato mortale. Nel corso dei vari accertamenti i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dei Toson arrivando a smontare le tegole del tetto effettuando perquisizioni mirate. Contemporaneamente sono scattate anche le perquisizioni nei confronti di alcune persone ritenute coinvolte con l’omicidio. Finora infatti non è stata ritrovata l’arma del delitto.

L’appello dei genitori di Marco Vannini

A poco meno di un mese dall’agguato nel quale è stato ucciso Thomas Bricca, i genitori di Marco Vannini hanno voluto fare un appello ai familiari di Thomas Bricca. I genitori del 20enne di Ladispoli si sono rivolti a loro con un messaggio inaspettato: “Ai genitori di Thomas mi sento di dire di non mollare mai neanche davanti agli ostacoli che sembrano più grandi ed insormontabili”. Marina, la madre di Marco, aveva spiegato di essere assetata di giustizia e non desiderosa di vendetta. La donna ha poi concluso: “Perché prima o poi la giustizia arriva. Mando un abbraccio forte a quella madre che piange disperata la morte del figlio e sono vicina a quel padre che si sta battendo per arrivare ad una verità. La vostra lotta sarà la nostra lotta”.