Marco Damilano età. Giornalista, saggista, conduttore televisivo e opinionista, Marco Damilano è molto noto nel mondo del giornalismo e della televisione e da vero professionista ha sempre cercato di mantenere un certo riserbo sulla sua vita pubblica. Scopriamo insieme alcuni dettagli sulla sua carriera e biografia.
Marco Damiano età
Marco Damiano è nato il 25 ottobre 1968, ha quasi 55 anni.
Moglie
Non si hanno molte informazioni al riguardo, ma da quanto si apprende in internet, il giornalista sarebbe sposato ma non ci sono notizie su chi sia la moglie.
Figli
Oltre a non avere informazioni sul matrimonio, non sappiamo neanche se Marco Damiano abbia dei figli, tanto è riservato.
Biografia del giornalista
Marco Damilano è figlio di padre piemontese e madre irpina. Fin da adolescente ha intrapreso una formazione classica, appassionandosi sempre di più alla scrittura e ai grandi classici della letteratura. E’ stato allievo dello storico Pietro Scoppola ed ha aderito nel 1991 al movimento La Rete. Si è laureato in storia contemporanea presso la facoltà di scienze politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, presentando una tesi su televisione italiana e politica negli anni cinquanta e sessanta del Novecento. Una volta terminata l’università, ha continuato con un dottorato di ricerca in storia dell’Italia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre.
Ha scritto diversi saggi come Un atomo di verità in cui riporta il caso Aldo Moro e le conseguenze politiche italiane, raccontando la sua esperienza di quegli anni. Infatti, ha riportato un evento di quando era bambino che era solito recarsi alla scuola elementare con uno scuolabus che percorreva via Fani, ed anche il 16 marzo 1978, aveva circa 9 anni, il pullmino passò a un quarto alle nove, mentre i terroristi si preparavano ad dare luogo all’agguato in via Fani, in attesa dietro una siepe.
La sua carriera giornalistica è iniziata nel 1995 come redattore di Segno 7, settimanale dell’Azione Cattolica, per poi lasciarlo nel 2000 insieme al direttore Piero Pisarra poiché si erano verificati dei problemi con i vertici dell’Azione Cattolica. Successivamente ha lavorato con Diario e Sette, magazine del Corriere della Sera. Dal 2001, ha iniziato a dedicarsi al mondo della politica sempre inerente al giornalismo, è stato parlamentarista e cronista politico de l’Espresso, di cui è diventato vicedirettore nel 2015 e successivamente direttore il 25 ottobre 2017. Lo scorso anno, precisamente il 4 marzo 2022, si è dimesso dopo aver riscontrato delle problematiche con la scelta del gruppo GEDI di vendere il settimanale.
“Sento in questo momento di dover dare qualche spiegazione ai lettori, che per un giornalista sono i veri padroni. Per un debito di gratitudine nei vostri confronti, per senso di responsabilità, per un dovere di verità. Lascio la direzione del settimanale dopo quasi quattro anni e mezzo di direzione e esattamente dopo ventidue anni di servizio prestato nella testata più importante del giornalismo italiano, un mito per chi fa il nostro mestiere”. Così inizia la sua lettera ai lettori fedeli che per anni lo hanno seguito. Dal 27 giugno 2022 collabora con il quotidiano Domani, come editorialista.
Il pubblico italiano lo ha visto anche in televisione più di una volta. Infatti, in passato è stato ospite fisso della trasmissione “Gazebo“, andata in onda su Rai 3, e dal 2017 al 2022 è stato una presenza costante della trasmissione “Propaganda Live“, entrambe condotte da Diego Bianchi, in onda su LA7. Non è mai mancato alla “Maratona Mentana” e a “Dimartedì“. Nel marzo 2022 è stato scelto dalla Rai per condurre un programma di informazione in onda su Rai 3 dal titolo Il cavallo e la torre, a partire dal 29 agosto.
Inoltre, ha lavorato anche nel mondo del cinema. È coautore del soggetto e della sceneggiatura del film Piovono mucche, che racconta con umorismo la vita di un gruppo di obiettori di coscienza in una comunità di disabili. Per questo lavoro ha ottenuto il Premio Solinas 1996 come miglior soggetto e migliore sceneggiatura.