Mike Bongiorno, all’anagrafe Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nacque a New York il 26 maggio 1924 e morì l’8 settembre 2009. La causa della sua morte fu un infarto.
Mike Bongiorno causa morte, malattia
Mike Bongiorno morì improvvisamente all’età di 85 anni, per un infarto, in una suite dell’Hotel Metropole a Monte Carlo, dove si trovava in vacanza con la moglie Daniela. Il Consiglio dei ministri decide per i funerali di Stato, celebrati dal vescovo ausiliare Erminio De Scalzi il 12 settembre 2009 nel duomo di Milano.
Trafugamento salma
Bongiorno venne tumulato nella tomba di famiglia, presso il cimitero di Dagnente. Il 25 gennaio 2011 degli ignoti trafugarono la salma del conduttore. Dopo numerosi arresti e interrogatori di persone che chiedevano un riscatto, che risultarono tutte mitomani ed estranee alla vicenda, il feretro fu ritrovato, ancora intatto, l’8 dicembre nei pressi delle sponde del fontanile Saretta, nella periferia della campagna del comune di Vittuone, vicino a Milano. I motivi del furto e i suoi autori sono tuttora ignoti e resta senza spiegazioni la totale assenza di richieste di riscatto. Per evitare un altro trafugamento, il corpo del presentatore venne cremato nel Cimitero monumentale di Torino su decisione della moglie Daniela, in accordo con i figli, e le ceneri furono poi disperse nelle valli del Cervino in Valle d’Aosta.
Moglie, figli
Mike Bongiorno ha avuto tre mogli: l’11 aprile del 1948 si sposò a New York con la prima, Rosalia Maresca. Il matrimonio fu dichiarato nullo nel 1952 perché la donna non voleva avere figli. Successivamente, Bongiorno convolò a nozze a Parigi l’11 ottobre del 1968 con la giornalista Annarita Torsello. La coppia divorziò solo due anni più tardi. Nel 1972 il conduttore trovò finalmente la donna della sua vita, Daniela Zuccoli, che sposò quello stesso anno a Londra. I due sono rimasti insieme fino alla morte del celebre presentatore.
Mike Bongiorno ha tre figli: Michele Pietro Filippo, nato nel 1972, che oggi è regista e produttore e ha realizzato un documentario in quattro puntate sulle località degli Stati Uniti. Il secondogenito è invece Nicolò (venuto alla luce nel 1976), anche lui regista e sceneggiatore. Ha curato la stesura della biografia del padre. Nel 1989 arriva invece il terzogenito, Leonardo, oggi imprenditore di successo.
Biografia
Padre fondatore della televisione italiana, per oltre mezzo secolo è stato il Re dei quiz e il conduttore più longevo del piccolo schermo, da cui ha tenuto compagnia a milioni di italiani di tutte le età, divertiti anche dalle sue proverbiali gaffe.
Figlio di un italo-americano, il nonno era di origini siciliane, e di una torinese, Mike Bongiorno nacque a New York, dove il padre svolgeva l’attività di avvocato prestato successivamente alla politica, arrivando anche a candidarsi a sindaco. Trasferitosi in Italia, Mike abbracciò la carriera giornalistica, scrivendo di sport per La Stampa.
Impegnato nella guerra partigiana, fu arrestato dai nazisti e imprigionato a San Vittore, dove conobbe Indro Montanelli, per poi essere deportato in diversi campi di concentramento. Liberato prima della fine del conflitto, nel 1946 condusse il programma “Voci e volti dall’Italia” per la stazione radiofonica di un quotidiano locale e iniziò a fare servizi per la radio italiana, l’EIAR, diventata poi RAI.
Tornò in Italia nel 1953 e cominciò a realizzare documentari su fatti e avvenimenti della ricostruzione del Paese. Successivamente, fu incaricato di condurre il programma Arrivi e partenze, in onda il primo giorno di trasmissioni della televisione italiana, in cui aveva il compito di intervistare i personaggi famosi che arrivavano o partivano dall’aeroporto di Roma.
Nel 1955 lanciò il primo quiz della televisione italiana, Lascia o raddoppia? e la sua popolarità schizzò alle stelle, grazie anche all’esperienza come testimonial di alcuni spot del programma “Carosello” e alle cinque conduzioni consecutive del Festival di Sanremo.
Seguirono diversi programmi rimasti nella storia del piccolo schermo tra cui “Rischiatutto”, “Ieri e oggi”, “Scommettiamo?” e “Flash”, l’ultima trasmissione in RAI. Dopo passò alla televisione commerciale del gruppo Fininvest, dove condusse, tra gli altri, “Bis”, “Telemike” e La ruota della fortuna (con cui stabilì il record di puntate condotte).
Premiato con il Telegatto di platino e insignito della laurea honoris causa in Televisione, Cinema e Produzione multimediale presso la IULM di Milano, scomparve a Montecarlo, nel settembre del 2009. Nel 2013 il comune di Sanremo gli ha dedicato una statua per il suo lungo legame con il Festival.