Francesco Piccolo età, vita privata, moglie, figli e tappe importanti della carriera dello sceneggiatore, ripercorse tutte qui, su Tag24.
Francesco Piccolo età
Francesco Piccolo è nato a Caserta il 12 marzo 1964 (età 58 anni).
Ha firmato diverse sceneggiature, tra cui spiccano quelle per Paolo Virzí (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John, Notti magiche), Francesca Archibugi, Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Marco Bellocchio (Il traditore), Daniele Luchetti (Momenti di trascurabile felicità, Lacci), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole), e anche le serie tv L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti. Collabora, inoltre, con «la Repubblica».
Francesco Piccolo: moglie, figli
Lo sceneggiatore Francesco Piccolo ha sposato Gabriella D’Angelo, da cui ha avuto i due figli: Camilla e Andrea.
Un piccolo episodio raccontato dallo stesso Francesco per La Stampa ci avvicina al legame che ha con sua figlia Camilla:
“Presento il mio libro in una città lontana e porto con me mia figlia. Dopo la presentazione, una lettrice si avvicina, mi fa i complimenti, poi si rivolge a mia figlia e le dice convinta: lei deve essere molto orgogliosa di suo padre. E mia figlia risponde: certo, lo sono. E poi, appena la signora si allontana, mi dice senza alcun intento ironico, con accento romanesco: je potevo mai dì de no?”
Su sua moglie, Gabriella invece, sappiamo quanto ci ha rivelato lo stesso sceneggiatore, attraverso il suo libro Il desiderio di essere come tutti, in cui avrebbe raccontato di averla tradita.
Sempre tra queste pagine, poi, l’autore paragona la moglie a sua madre. A Vanity Fair in proposito al riferimento autobiografico sul tradimento, ha detto:
“Dico che la amo e spero di stare con lei tutta la vita. E comunque, ripeto, c’è sempre una quota di invenzione“.
Biografia
Francesco Piccolo è uno scrittore, sceneggiatore e autore televisivo. Nato a Caserta nel 1964, si trasferisce a Roma. Qui si laurea in Lettere presso l’università La Sapienza con una tesi su “Le teorie comiche nel teatro del Settecento” e inizia a lavorare alle pagine culturali del “diario della settimana”.
La sua carriera da scrittore, invece, ha il suo avvio nel 1993, con la pubblicazione del libro Diario di uno scrittore senza talento, qualificato come finalista al premio Calvino. Ancora, seguono altri importanti libri, come Scrivere è un tic: i segreti degli scrittori (1994), la raccolta di racconti Storie di primogeniti e figli unici (1996), Il tempo imperfetto (2000), L’Italia spensierata (2007), Momenti di trascurabile felicità (2010, da cui è tratto l’omonimo film di D. Luchetti nel 2019) e Allegro occidentale (2013).
Ma è solo con il libro Il desiderio di essere come tutti, il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva, che vince il Premio Strega nel 2014. Al centro del romanzo, si vedono, come è scritto nella descrizione ufficiale del libro:
“i funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent’anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver.”
Altre opere letterarie scritte da Francesco Piccolo sono: Momenti di trascurabile infelicità (2015), L’animale che mi porto dentro (2018) e Momenti trascurabili vol. 3 (2020).
Non va dimenticata, poi, la sua attività notevole per il cinema, con le già citate sceneggiature per Paolo Virzì, per Francesca Archibugi, Nanni Moretti, Marco Bellocchio, Daniele Luchetti, Silvio Soldini.