Pd primarie 2023, ecco qual è il dato che fa sperare Elly Schlein sul voto decisivo ai gazebo. Cosa c’è da attendersi per il voto di domani, 26 febbraio, anche alla luce delle indicazioni arrivate dal voto ai circoli nel quale ha prevalso Stefano Bonaccini, attuale governatore della Regione Emilia Romagna? I circoli hanno visto la vittoria di Bonaccini con una percentuale del 52,9 contro quella di Elly Schlein con il 34,9. Molto indietro e fuori dai giochi gli altri due candidati: Gianni Cuperlo ha ottenuto solo l’8% delle preferenze, mentre Paola De Micheli si è fermata al 4,3%. Il voto decisivo, tuttavia, arriverà dai gazebo aperti domani per il voto del segretario del Partito democratico: sarà possibile a chiunque esprimere la propria preferenza, non solo a chi sia munito della tessera del Pd. E, stando all’ultimo sondaggio statistico condotto due giorni fa, i giochi sarebbero quanto mai aperti, considerando anche che si stima che un 31% di indecisi che, ammesso che andranno a votare, potrebbero cambiare le previsioni delle primarie 2023 del Pd.

Pd primarie 2023, ecco il dato che fa sperare Elly Schlein sul voto decisivo ai gazebo

Il sondaggio condotto da BiDiMedia presenta l’ultima rilevazione per le primarie del Partito democratico. La corsa al Nazareno si concluderà domani, domenica 26 febbraio, con il voto aperto dalle ore 8.00 alle 20.00. Al termine, il Pd avrà un nuovo segretario. A sfidarsi saranno i primi due qualificati alle votazioni degli iscritti ai circoli del Partito democratico delle ultime settimane: Stefano Bonaccini, attuale governatore della Regione Emilia Romagna, ed Elly Schlein, sua ex vice alla Regione. La competizione, al di là di quanto emerso dai voti ai circoli, potrebbe presentare varie incognite, a partire dall’affluenza al voto stesso. Nei voti di queste ultime settimane, infatti, Stefano Bonaccini parte con il 53% circa delle preferenze contro il quasi 35% di Elly Schlein. Tuttavia, la candidata alla segreteria del Pd conta molto sul consenso dei simpatizzanti più spostati a sinistra e dei giovani per ridurre il divario. Il sondaggio condotto da BiDiMedia ha evidenziato percentuali di preferenze che si avvicinano: infatti, Stefano Bonaccini rimane sì in vantaggio, ma perde percentuali fino al 38 per cento, mentre Elly Schelin segue al 31 per cento. In definitiva, quindi, il divario è molto meno ampio di quanto emerso in queste ultime settimane dai voti dei circoli del Partito democratico. In più c’è la variabile dell’affluenza al voto: dal sondaggio emerge un’ampia fetta degli intervistati indecisi se recarsi al voto o meno. Nel caso in cui lo facciano, una tale quantità di voti stimata potrebbe spostare le sorti delle primarie del Partito democratico.

Chi sarà il prossimo segretario del Partito democratico?

Chi sarà il prossimo segretario del Partito democratico potrebbe essere, quindi, una partita ancora tutta da giocare, almeno stando all’ultimo sondaggio svolto da BiDiMedia. Nel frattempo, i due candidati hanno già espresso le priorità in caso di vittoria. Stefano Bonaccini ha dichiarato, in un’intervista a La Stampa, che se dovesse vincere vorrebbe formare un asse con il Movimento 5 Stelle e il Terzo Polo per fare opposizione alla maggioranza sulla questione della scuola. Lo stesso presidente, infatti, pochi giorni fa ha presentato ricorso alla Corte costituzionale – al pari del collega Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, e di Vincenzo De Luca, governatore della Campania – contro la norma della legge di Bilancio 2023 che impone tagli alla scuola in un’ottica di ridimensionamento e di chiusura di istituti scolastici con un basso numero di studenti che ne giustifichino l’accorpamento con altre scuole ed un unico dirigente. Elly Schlein, invece, ha promesso la “fine della logica della cooptazione”, nella quale le donne vanno bene solo se occupano il ruolo di “vice”.