Nell’indagine Qatargate l’ex europarlamentare Antonio Panzeri tira in ballo implicitamente l’eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi, dicendo di aver trovato in una sua borsa oltre sessantamila euro in contanti.
Queste le parole ai PM di Bruxelles Michael Claise e Raphael Malagnini:
Nel 2019 Comi mi ha chiamato chiedendo un favore, se potevo ritirare una borsa dal suo appartamento a Bruxelles e metterla da parte.
Immediata la replica del legale di Comi:
Mai accettati finanziamenti illeciti
Panzeri: “Contanti tra 60 e 70 mila euro”
La vicenda viene ripresa a più voci nella giornata di oggi: secondo Panzeri quando la Comi fu arrestata nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei poveri” l’ex europarlamentare è andato:
Da Meroni e abbiamo aperto la borsa. Ho visto dei vestiti e dei libri vuoti all’interno, con contanti tra i 60 e i 70mila euro, non li ho contati. Quindi ho preso tutto e ho deciso di buttare via i soldi nella spazzatura. Meroni ha visto i soldi ma non ha preso niente
Panzeri ha poi detto di averne parlato con Comi e di averle solo detto che i soldi non c’erano più, e oggi ha dichiarato che non sa da dove venissero i soldi trovati nella borsa.
L’incontro a Doha del 2019
C’è stato un incontro a Doha, nella primavera del 2019 con il ministro Al Marri, Francesco Giorgi, l’algerino (Boudjellal ndr) e io, Andrea Cozzolino, Lara Comi. Penso che Eva Kaili fosse presente, ma la decisione presa, in termini di denaro per i deputati, includeva anche lei. Al termine, i qatarini hanno deciso di mettere a disposizione per le campagne elettorali dei tre, 250mila euro ciascuno. Ed è stato fatto.
Panzeri non ha però detto se i soldi trovati nella borsa di Comi facessero parte dell’accordo con il Qatar.
Qatargate, il legale di Lara Comi: “Mai preso soldi illeciti”
Gian Piero Biancolella, avvocato di Lara Comi, ha subito chiarito che la sua assistita non ha preso fondi illeciti per la campagna del 2019, mentre Panzeri ha voluto ribadire ancora una volta.
È importante smentire l’idea che io sia il grande capo. Queste persone accettavano denaro in cambio della tutela degli interessi del Qatar come parte del loro lavoro parlamentare. Si stabilì che Giorgi assumesse il ruolo di assistente di Cozzolino. I soldi sono arrivati a casa sua, un milione e 250mila euro in contanti. C’erano anche 250mila euro per me e per lui