Da qualche settimana non si sente più parlare nelle cronache occidentali della guerra civile in Iran: la verità, purtroppo, è che la repressione governativa nei confronti dei manifestanti contro il regime di Khamenei non si è mai fermata, così come le condanne a morte.

Ora però l’Iran cala un altro asso della manica per urlare al mondo la sua forza e la sua potenza: con una foto emblematica, compare sullo sfondo un missile da crociera con una gittata di 1.650 km (1.025 miglia). La sua peculiarità è quella di essere manovrabile grazie al motore incorporato. Davanti a lui due comandanti del Pasdaran, l’esercito delle Guardie Rivoluzionarie.

Chiaramente l’annuncio fa il giro del mondo e fa aumentare timori e preoccupazioni di un possibile coinvolgimento di Teheran nella guerra in Ucraina.

Paveh, timori sull’impiego del missile da crociera dell’Iran

Amirali Hajizadeh, capo della Forza Aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie dell’Iran, non ha dubbi: il missile da crociera, nome in codice “Paveh” costruito sarà parte integrante dell’arsenale bellico dello Stato. Così comunica in trionfo la notizia alla tv filogovernativa iraniana.

Sulla scia di quanto fatto dalla Corea del Nord anche l’Iran ha intensificato i lavori in ambito balistico, sfidando gli avvertimenti occidentali (Stati Uniti in testa), parallelamente ai passi avanti compiuti sul nucleare. La giustificazione di Teheran è la medesima di Pyongyang: il programma missilistico è usato esclusivamente a scopo difensivo.

Tuttavia, esiste un ulteriore timore che riguarda proprio gli Usa. In una vecchia intervista risalente a inizio 2021 lo stesso Hajizadeh aveva promesso di vendicare la morte di un alto comandante del Pasdaran, Qassem Soleimani, ucciso da un presunto drone americano. In quel frangente aveva espressamente citato sia l’allora presidente americano Donald Trump che l’ex segretario di Stato Mike Pompeo.

Solamente lo scorso novembre, il Pentagono aveva manifestato un certo scetticismo riguardo ai rapporti che citavano Hajizadeh e che affermavano che l’Iran aveva in procinto lo sviluppo ultimo di un missile balistico ipersonico.