Il tentativo di mantenere la massima riservatezza sta generando confusione nell’inchiesta sull’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne ucciso ad Alatri (Frosinone) lo scorso 30 gennaio dopo un presunto scambio di persona.

Gli investigatori proseguono il lavoro di perquisizioni e di ricerca dell’arma del delitto, al termine del rituale probatorio che ha riguardato sia l’autopsia sia alcuni esami tecnici particolarmente complessi proprio per risalire alla tipologia di arma utilizzata per uccidere Thomas.

Nelle ultime ore è rimbalzata la notizia dell’iscrizione di un primo nome nella lista degli indagati, tuttavia, la Procura di Frosinone ha smentito ieri l’indiscrezione con un comunicato. Ma il dubbio rimane.

Omicidio Thomas Bricca, l’amico non ha dubbi sui responsabili dell’agguato

Oltre alla massima cautela da parte delle autorità, ad Alatri non mancano mormorii e sussurri sui presunti nomi dei responsabili dell’omicidio di Thomas Bricca. Si tratterebbe di due fratelli di 24 e 22 anni, già interrogati in commissariato insieme ad altri parenti.

Durante la settimana, per la precisione martedì, i Carabinieri del comando di Frosinone hanno eseguito un blitz con supporto aereo e l’ausilio di unità cinofile nella zona denominata “Fraschette”, un’area dove ci sono ancora i resti di un campo di internamento di epoca fascista e tradizionale luogo di ritrovo delle compagnie giovanili. E’ qui che si concentra l’attenzione degli inquirenti nel tentativo di rinvenire la pistola a tamburo, che rimane la principale pista percorsa dalle forze dell’ordine data la mancanza di bossoli ritrovati.

A complicare l’intero quadro è la mancanza di certezza da parte dei testimoni oculari, che hanno però riconosciuto lo scooter su cui viaggiavano i killer, nonché delle telecamere di sorveglianza le cui riprese sono inadeguate a procedere. Anche il presunto bersaglio della sparatoria, un 21enne marocchino amico di Thomas, si è espresso sui social puntando il dito sui due fratelli, attaccandoli con epiteti volgari: per non danneggiare la sua incolumità, il ragazzo vive ora lontano da Alatri.