ARRESTATO ASSASSINO DANILO PIPITONE – Per due settimane i militari sono stati alla ricerca del presunto assassino del caporale Danilo Salvatore Lucente Pipitone, ucciso tra il 10 e l’11 febbraio 2023 a Roma.
Oggi 24 febbraio 2023, il tunisino di 33 anni accusato di aver ucciso il Caporalmaggiore dell’Esercito è stato preso dopo una breve fuga. Si tratta di Mohamed Abidi.
Arrestato assassino Danilo Pipitone
Trovato e arrestato in Francia, dopo le indagini dei PM di Roma, coordinati dal Procuratore Aggiunto Michele Prestipino che hanno chiesto la consegna dell’indagato. Su di lui pende l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Pipitone era stato aggredito in via dei Sesami, nel quartiere popolare di Centocelle a Roma, una zona dove spesso di notte circolano spacciatori e prostitute. Il militare stava andando a riprendere la propria auto ed era in quel momento fuori servizio.
Quarantaquattro anni, Danilo Pipitone lavorava come infermiere all’ospedale del Celio. Alcuni passanti lo avevano visto pesto e sanguinante, con un taglio sul sopracciglio e un profondo colpo alla nuca. Soccorso, era stato ricoverato d’urgenza al Policlinico Umberto I, dove è morto purtroppo per le gravi ferite riportate.
I familiari hanno dato il via libera all’espianto di organi.
L’aggressore riconosciuto grazie alle testimonianze e alle telecamere di sicurezza. Le ipotesi sul movente
Il movente dell’aggressione a Pipitone è ancora tutto da chiarire. Sicuramente si tende a escludere la rapina: è stato ritrovato addosso con soldi e cellulare.
Gli inquirenti hanno comunque chiuso subito il cerchio sul possibile aggressore. Già 48 ore dopo il pestaggio, le banche dati, incrociate con le immagini delle telecamere di sicurezza e alcune testimonianze, avevano restituito un identikit abbastanza attendibile. Si tratta di un trentenne di origine tunisina: Mohamed Abidi. Abidi detiene precedenti per spaccio di droga e violenza sessuale.
Tra le ipotesi sul movente c’è anche una lite per la viabilità.
In seguito a quanto avvenuto, l’uomo sarebbe scappato via con una 500 Abarth presa in noleggio, per poi far svanire le sue tracce, probabilmente con dei documenti falsi per eludere i controlli. Tutto questo fino a oggi, quando è stato catturato dalla Polizia francese.
La macchina con cui ha fatto perdere la sue tracce, è stata vista andare via dal luogo. Le telecamere di sorveglianza l’hanno ripresa e la targa è stata prontamente messa a disposizione degli investigatori.
L’uomo è stato arrestato su mandato emesso dalla Procura della Capitale, con l’accusa di omicidio preterintenzionale, con la richiesta di consegnare l’indagato alle autorità italiane.
Piantedosi: “Rafforzare le strutture di Polizia”
Sulla scia delle tante violenze degli ultimi giorni avvenute nella Capitale, era intervenuto anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Questo ci impegna sempre di più a rafforzare le strutture di Polizia. Ci stiamo lavorando anche in termini di rafforzamento sia degli organi sia delle capacità operative“.
Tra accoltellamenti e sparatorie, Roma sta diventando sempre più un posto pericoloso. Solo lo scorso 22 febbraio, si è verificata una sparatoria al Tufello. Un uomo pregiudicato di 47 anni (precedenti penali per droga) è stato gambizzato con due colpi di pistola, per poi essere trasportato all’ospedale.
Solo 24 ore prima, un uomo di 43 anni, Renato Sarabia Peralta è stato arrestato con l’accusa di omicidio brutale ai danni di un suo connazionale, Michael Lee Pon, un filippino di 50 anni. L’assassino in questo caso, è avvenuto con una coltellata in pieno petto, la sera di domenica 19 febbraio 2023. Aggressore e figlio sono indagati per omicidio volontario, per l’agguato avvenuto presso la stazione ferroviaria di Valle Aurelia.