Boss evaso dal carcere di Nuoro ‘Badu ‘e Carros‘, oggi venerdì 24 febbraio 2023. Si tratta di Marco Raduano, 40 anni, boss della mala foggiana.
Nel pomeriggio era ancora presente alla conta dopodiché, Raduano, originario di San Giovanni Rotondo, si è calato con le lenzuola dal muro di cinta e ha fatto perdere le sue tracce.
Chi è Marco Raduano, boss evaso dal carcere di Nuoro
Marco Raduano detiene un lungo curriculum criminale ed è ora ricercato in tutta l’isola.
Il boss della Sacra Corona Unita pugliese è nato nel 1983 a San Giovanni Rotondo (Foggia). Per fuggire, l’uomo ha usato il più classico dei metodi: ha annodato le lenzuola e si è calato, per poi darsi alla fuga.
Ecco il profilo del boss. Raduano è conosciuto anche come “Pallone” o “Woolrich“, è ritenuto un elemento di vertice dell’omonimo clan che opera a Vieste. Recentemente era stato condannato in via definitiva a 19 anni di reclusione più tre di libertà vigilata per associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravata dal metodo mafioso e dall’impiego di armi, anche da guerra.
Nella carriera criminale del “boss del Gargano“, vi sono numerosi precedenti per delitti contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti. Inoltre è coinvolto anche in un altro processo che deve ancora concludersi, dove è accusato, tra le tante cose, di aver partecipato a un omicidio, quello di Giuseppe Silvestri, ammazzato nel 2017 a Monte Sant’Angelo.
Le parole della Polizia Penitenziaria
Con ironia e amarezza, Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria, ha commentato la vicenda: “Nel disastrato sistema carcerario, questa è l’ennesima conferma dell’inadeguatezza anche dello speciale circuito definito, a questo punto impropriamente, ad alta sicurezza, ma la sicurezza è di certo più latitante dell’odierno evaso“.
De Fazio ha chiesto un aiuto urgente da parte del governo, invocando un incontro: “Organici carenti di 18mila unità, equipaggiamenti inadeguati, sistemi tecnologici ed elettronici inesistenti o non funzionanti, questo lo stato attuale delle carceri. Stiamo in attesa di essere convocati dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, o almeno dal sottosegretario delegato, Andrea Delmastro delle Vedove, che sembra preferire le gite nei territori e gli incontri privati a quelli ufficiali da tenersi nell’alveo delle procedure sindacali. Noi siamo sempre pronti al confronto, ma pretendiamo di essere convocati nelle sedi e nelle forme deputate“.
Ricerche serrate per Marco Raduano, evaso dal carcere oggi
Dopo l’evasione dal carcere nuorese di ‘Badu ‘e Carros‘ è scattata la caccia a Raduano. Il boss di Vieste era detenuto nella struttura ad alta sicurezza. Il garganico è riuscito a scappare da lì, calandosi con un lenzuolo e scavalcando il muro di cinta.
La fuga ha dell’incredibile, la Polizia Penitenziaria sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica, mentre sul territorio è stato attivato un serrato piano di ricerca, con posti di blocco e controlli lungo tutte le direttrici stradali e le infrastrutture di arrivi e partenze dell’isola. Le Forze di Polizia del Foggiano sono state allertate.
Di recente era arrivata la condanna per Raduano, quale figura di vertice dell’omonimo clan operante nella città di Vieste, sul Gargano, nell’ambito dell’operazione ‘Neve di marzo‘. Tale inchiesta ha consentito la disarticolazione di un sodalizio criminale operante su Vieste e finalizzato al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, dall’ingente quantitativo dello stupefacente smerciato e dall’impiego di armi, anche da guerra.
Nei suoi confronti è stata inflitta una condanna a 19 anni di reclusione, oltre a tre anni di libertà vigilata come misura di sicurezza. Durante la guerra di mafia in corso sul Gargano, Raduano è sfuggito a più agguati.