Costanzo Totti. “Riposa in pace Maestro”. Francesco Totti affida il suo saluto a Maurizio Costanzo ad una storia su Instagram. Poche parole per rendere davvero il senso di cosa fosse per l’ex capitano della Roma il giornalista scomparso oggi. Un maestro vero, un amico, un consigliere un aiuto prezioso in tanti momenti. Il suo consulente personale della comunicazione. Tante cose racchiuse in quel ‘Maestro‘ che semplicemente scrive Totti per descrivere chi gli ha saputo insegnare tanto e stargli anche vicino in momenti delicati, come quello del 2004, quando durante gli europei si macchiò di un episodio bruttissimo come quello dello sputo a Poulsen durante la partita con la Danimarca.
L’ex numero 10 in quell’occasione finì sulla gogna per quel gesto e fu proprio Maurizio Costanzo ad andarlo a prendere a fino in Portogallo, dove si stavano disputando i campionati, e cominciare a curarne, nei mesi successivi, una vera e propria ricostruzione dell’immagine cercando di cancellare o far dimenticare in qualche modo quello che era successo, cercando di evidenziare il lato ironico di Totti. Lo conosceva bene Costanzo e ci teneva che lo conoscessero tutti, per capire lo spirito di quel ragazzo a cui si era legato subito e in cui aveva visto tanto di buono e una simpatia tipica romana che era giusto che venisse fuori.
Costanzo il rapporto con Totti, sua l’idea vincente dei libri di barzellette
Ed era stata proprio da un’idea di Costanzo che l’ex giallorosso decise di prendersi in giro, facendo diventare, quello che tutti consideravano un difetto, il suo lato di forza. Così con ironia cominciò a scherzare sul fatto che gli dicessero che non sapeva parlare, che a volte sembrava non capire cosa gli dicessero. E nacque l’idea di pubblicare il famoso libro di barzellette su Totti, che nel tempo ha venduto circa due milioni di copie. Libro e video con Totti che coinvolgeva i suoi compagni di nazionale, da Vieri a Del Piero a Buffon, tutti pronti a scherzare con lui e su di lui. E l’ex capitano della Roma, che fino a quel momento non mandava giù volentieri certe battute che gli venivano fatte spesso sui suoi scivoloni linguistici, proprio grazie a Costanzo capì che invece doveva imparare a riderci su e a girare certe cose a suo favore trasformando i suoi punti deboli in punti di forza. “Quando lo incontrai – raccontò proprio Totti qualche tempo fa – mi suggerì che l’ironia mi avrebbe reso l’esistenza più leggera e poteva essere un’alleata in più. Prima recriminavo su tutto, con lui capii che sorridere avrebbe reso la mia esistenza più leggera”. Il genio di Costanzo quindi arrivò anche a far capire cosa fare per aiutare Totti a valorizzarsi e a farsi conoscere per il ragazzo, ora uomo, simpatico che era nella vita privata. Certo il fatto che il giornalista fosse anche grande tifoso della Roma ha contribuito ad avvicinare più facilmente i due. “Chiamai Francesco e glielo proposi – ha raccontato in passato Costanzo proprio parlando dell’idea del libro di barzellete – Lui ci pensò un attimo e poi mi disse… Ao però nessuna su Ilary. Lo trovai fantastico ed ebbi ragione”. Così dopo la sua prima pubblicazione ne seguirono altre e gli incassi per le vendite, che raggiunsero i primati del Codice da Vinci, furono devoluti tutti in beneficenza. Poi dopo l’episodio dell’Europeo ne uscirono altre edizioni che mostrarono appunto un lato di Francesco fino a quel momento conosciuto a pochi. E dopo quelle scelte vincenti Totti capì che Costanzo era dalla sua parte e poteva essere una fonte inesauribile di aiuti importanti per la sua immagine che rimase sempre, anche se nell’ombra, il suo consulente per la comunicazione. Il suo ‘Maestro‘, come ha scritto oggi Totti che all’ansa invece ha detto: “Maurizio sarai per sempre nel mio cuore. Eternamente grazie”.