Proposta di pace della Cina sull’Ucraina, quali sono le prime reazioni dell’Occidente?
C’è un clima di grande scetticismo attorno al cosiddetto “position paper” presentato questa mattina dal Ministero degli Esteri di Pechino. Il motivo di tale perplessità risiede proprio nella forma scelta dal Dragone, ossia una lettera in cui non sono illustrate delle vere e proprie soluzioni, e in cui la Cina stessa chiarisce le sue posizioni rispetto alle varie tematiche del conflitto.
Ucraina, Ue e Nato bocciano il testo così come è stato annunciato e presentato.
Proposta di pace della Cina sulla guerra in Ucraina, le reazioni dei leader
La prima a intervenire sulla proposta di pace emessa oggi dalla Cina sulla guerra in Ucraina è la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen:
Il tentativo della Cina di essere trattata come un mediatore di pace non può essere considerato neutrale
Poi, la puntualizzazione sul fatto che il documento “non parla di pace ma di principi condivisi anche con la Russia, a seguito degli accordi firmati con Mosca prima dell’aggressione”.
Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg si è unito allo scetticismo del Vecchio Continente nei confronti della missiva di Pechino.
La Cina non ha molta credibilità dal momento che non è stata in grado di condannare l’invasione illegale dell’Ucraina
Grossomodo il succo della conferenza del diplomatico norvegese è sovrapponibile a quello di Von der Leyen, visto che a sua volta ha ricordato l’accordo di amicizia firmato pochi giorni prima del conflitto. Ma la Nato segue con ancor più riguardo e attenzione questo atteggiamento di cooperazione della Cina, alla luce della preoccupante ipotesi che il colosso asiatico possa diventare un alleato militare chiave per la Russia stessa, schierandosi così dalla parte dell’aggressore.
Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Ue della politica estera, parla di “piano poco credibile” senza però bocciarlo del tutto. Il funzionario catalano, infatti, ha spiegato quanto sia importante trasformare questo documento in qualcosa di più concreto, una base di partenza per un piano di pace fattibile
Il documento contiene considerazioni interessanti sul grano e sul nucleare, ma al momento non ha alcunché di operativo
Borrell ha poi chiosato il suo commento sostenendo che “la Cina, per essere autorevole, non deve mettere sullo stesso piano l’aggressore e l’aggredito“, incoraggiando l’incontro con l’Ucraina per discuterne.
La portavoce della politica estera dell’Ue Nabila Massrali ha ricalcato la lacuna evidenziata da Borrell sul fatto che “il documento non tiene conto di chi è l’aggressore e chi è la vittima di una guerra di aggressione illegale e ingiustificata“.
La posizione della Cina si basa su un’attenzione sconsiderata per i legittimi interessi e preoccupazioni per la sicurezza delle parti, giustificando in maniera implicita l’invasione illegale della Russia e confondendo i ruoli dell’aggressore e dell’aggredito
Sul fronte della rappresentanza ucraina a Pechino si è espressa Zhanna Leshchynska, incaricata d’affari dell’Ucraina in Cina:
La Cina dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per fermare la guerra e sollecitare la Russia a ritirare le sue truppe. Se si considera neutrale, la Cina dovrebbe parlare con entrambe le parti, ma per ora l’interlocutore prediletto è la Russia
Infine, l’ambasciatore Ue in Cina, Jorge Toledo, ricorda che il documento è un passo significativo ma rimane lontano dai propositi prestabiliti.