Incidente singolare a Mestre: un uomo nel provare un paio di scarpe rimane ferito e chiede il risarcimento, per i danni subiti, all’azienda.
Nello store di Decathlon della cittadina veneta, un ristoratore veneziano nel misurare un paio di scarpe da running, viene improvvisamente colto da un forte dolore al piede. La fitta al tallone destro era stata causata da un chiodo del sistema antitaccheggio, lungo circa due centimetri, negligentemente lasciato all’interno della calzatura e senza copertura.
Decathlon, 15mila euro di risarcimento danni per l’uomo ferito dall’antitaccheggio
Decathlon dovrà pagare 15mila euro di risarcimento danni all’uomo che, nell’agosto del 2015, rimase ferito a causa di un chiodo antitaccheggio rimasto incastrato nella scarpa ‘di prova’. Il ristoratore – che all’epoca aveva 53 anni – si era lasciato guidare da un team di avvocati che, nel difenderlo, aveva mostrato in che misura l’incidente avesse intaccato la vita dell’assistito. La cartella clinica infatti mostrava 45 giorni di inabilità temporanea e successivamente anche il 3% di invalidità permanente. Una guerra avviata dagli avvocati Augusto Palese e Niccolò Bullo contro il colosso francese dell’abbigliamento sportivo durata ben 8 anni.
La società francese può impugnare la sentenza
L’azienda francese fondata da Michel Leclercq non aveva né replicato all’accusa né si era costituita durante la successiva causa civile, conclusa in primo grado nei giorni scorsi. La sentenza della giudice veneziana Maddalena Bassi, ha condannato Decathlon a pagare 15 mila euro per il danno biologico, oltre alle spese legali di 4 mila euro. Per il magistrato, infatti, l’impresa di abbigliamento è responsabile dei prodotti esposti in vendita e dunque anche della presenza di quel chiodo che ha causato l’infortunio.
L’azienda ha comunque tempo per poter replicare e impugnare la sentenza.
Le dinamiche dell’incidente
L’uomo veneziano non era solo nel momento dell’incidente. Ad assisterlo c’era un amico e il commesso che gli ha passato le scarpe, entrambi testimoni di quanto accaduto.
“Nel momento in cui ha infilato il piede l’ha subito estratto mostrando che iniziava a sanguinare. Per capire cosa fosse successo ho preso in mano la scarpa constatando che una placca antitaccheggio era aperta ed il chiodo rimasto scoperto l’aveva ferito”. Queste le dichiarazioni del giovane, sentito nel corso della causa civile. Secondo il perito nominato dal giudice, Antonello Cirnelli, oltre alla ferita si era sviluppata una dermatite grave.