L’allarme siccità continua a preoccupare il Paese. Il ministro dell’ Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, presente a Vercelli per l’inaugurazione della 44° Fiera in Campo, ha annunciato che il governo sta valutando la nomina di un commissario che abbia tutti i poteri sulla gestione dell’acqua. Se ne parlerà la settimana prossima in Consiglio dei Ministri.
Allarme siccità, Pichetto: “Serve commissario super partes”
Per contrastare l’allarme siccità, spiega il ministro Pichetto, serve un “ragionamento integrato”, che significa avere acqua da bere, acqua per irrigare e per produrre energia. A tale scopo, verrà istituita la figura di un commissario super partes, “che non arrivi dall’altra parte dell’Italia, e che abbia pieni poteri e dica a Regioni ed enti: ‘Serve acqua, aprite le dighe'”.
Alla domanda su 24 Mattino su Radio 24 circa possibili razionamenti dell’acqua, il ministro ha precisato che al momento non c’è nessuna decisione di razionamento, ma ha aggiunto:
Credo che dopo un giro di confronto con tutti i grandi consorzi che gestiscono le dighe, con i gestori del sistema idrico integrato nazionale, si debbano tirare le somme e può anche darsi che su alcuni territori sia fondamentale arrivare a questo.
Marco Casini: “Prepariamoci ad un’altra estate critica”
Sulle riserve di acqua potabile, il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Marco Casini avverte di prepararsi ad un’altra estate critica.
Il segretario ha spiegato che al momento “la proiezione più probabile per i mesi estivi” indica il passaggio della “severità idrica da media ad alta” per cui richiama “sulla necessità di attuare fin d’ora misure per far fronte a possibili situazioni di crisi”. Fra le azioni da mettere in campo, “è necessario sensibilizzare immediatamente tutti gli utenti a un utilizzo più parsimonioso dell’acqua durante tutto l’anno“.
È necessario poi, spiega l’Autorità, “rivedere la produzione di colture particolarmente drovore, implementare il recupero delle acque reflue ad uso agricolo, efficientare maggiormente l’utilizzo delle acque in agricoltura (agricoltura 4.0), fino alla messa in campo di impianti di desalinizzazione”. Tutti interventi, spiega, “da attivare nell’immediato, anche se alcuni inseriti in un’ottica di più lungo periodo, a prescindere da precipitazioni che potrebbero o meno esserci nei prossimi mesi.