Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la consegna degli attestati d’onore agli Alfieri della Repubblica, ha parlato del recente pestaggio avvenuto a Firenze nei giorni scorsi. Nel farlo, ha ricordato le gesta dei ragazzi della Rosa bianca ed al contempo ha evidenziato l’importanza di celebrare eventi come quello odierno:
È importante sottolineare questo patrimonio di iniziative e di azioni prese nel segno della positività, perché il nostro Paese, come tutti ben sapete, vede anche manifestazioni di azioni negative, che fanno, naturalmente e comprensibilmente, più notizia. Ma la prevalenza nel nostro Paese, come negli altri -e sperabile dovunque- è di buone intenzioni, di sentimenti positivi. E voi li avete manifestati e li avete tradotti in azioni concrete.
Mattarella sulla guerra in Ucraina: “Oggi è un giorno particolare”
A inizio discorso, il Presidente della Repubblica non ha potuto sorvolare sull’anniversario odierno dal momento che è passato esattamente un anno dall’inizio dell’aggressione della Russia in Ucraina. Il Capo dello Stato ha voluto ricordare così questo triste giorno:
Questo è un giorno particolare, perché oggi si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia in Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra di aggressione dagli eventi drammatici che hanno preceduto e condotto alla seconda guerra mondiale. Allora già molti contestavano, si opponevano a questi comportamenti aggressivi, molti giovani con coraggio vi si opponevano.
Il presidente della Repubblica ha poi parlato dei ragazzi che durante la Seconda Guerra Mondiale si opposero a Hitler:
Due giorni fa ricorrevano gli 80 anni dall’uccisione di ragazzi che con coraggio si opposero a Hitler, con le parole, i messaggi, e pagarono questo con la vita. Con il movimento della Rosa Bianca seminarono per il futuro, su impegni come questo è nata poi la nuova Europa. Un anno fa la pace è stata messa in pericolo. La pace non è frutto solo degli accordi tra i governi, ma è anche frutto dei sentimenti tra i popoli. Sono i comportamenti positivi ad alimentare la pace, per questo vi ringrazio.
Chi sono i ragazzi della Rosa Bianca?
La Rosa Bianca o Weiße Rose è il nome di un gruppo di studenti, esistito dal giugno 1942 al febbraio 1943, che persero la vita a causa della loro opposizione non violenta al regime nazista.
I ragazzi, poco più che ventenni, a Monaco di Baviera, persuadevano i tedeschi ad adottare una forma di resistenza diversa dal regime nazista tramite opuscoli. Si trattava di un movimento non violento e passivo. Ma proprio mentre erano in procinto di divulgare il loro settimo opuscolo la Rosa Bianca fu vittima della Gestapo.
Con l’occasione, Sergio Mattarella ha scelto di ringraziare i giovani di oggi:
Quanto avete fatto è importante e anche quanto fanno, come voi, tante ragazze e tanti ragazzi in Italia, così come altrove in altri Paesi, praticando solidarietà, impegno comune, facendosi carico di problemi generali, capendo che non si vive da soli, ma si va insieme agli altri e ci si realizza insieme agli altri. Tutto questo è un antidoto anche contro la violenza, e anche di questo vi ringrazio. Perché indica un modello di vita che si contrappone a quello di prepotenza, sopraffazione, violenza.