Cutumè ricetta delle frittelle deliziose a base di ricotta e tipiche dell’area Catanese. Una crosticina sfiziosa che ricopre l’interno morbido tra farina, uova e cannella. Qui le tipiche fritture siciliane arrivano all’apice della delizia, per un piatto economico, che richiede pochissimi ingredienti, semplice da fare.

Scopriamo insieme come preparare la ricetta che ha già incantato i palati degli spettatori del programma Ricette Del Convento.

Cutumè ricetta: quanto tempo ci vuole

Consideriamo le dosi da preparare per 4 persone, tenendo un tempo di preparazione di circa 20 minuti, più quello necessario per la scolatura del siero della ricotta e per il riposo complessivo dell’impasto preparato.
Per la cottura occorrono circa 20 minuti e quindi, per preparare queste particolari frittelle siciliane, il tempo complessivamente previsto è di circa 20 minuti.
Meno di un’ora per una serie di dolcetti dal successo garantito.

Cutumè ricetta, come si fanno i cutumè: ingredienti e preparazione

Ingredienti
Per fare i cutumè occorrono: ricotta di pecora (400 gr) farina (200 gr), 2uova, cannella, miele, olio d’oliva, sale ed olio di semi per friggere.

Il primo procedimento da fare è quello di setacciare la ricotta. La ricotta di pecora è decisamente tra le più indicate per varie ricette dei dolci siciliani. E’ particolare l’odore più marcato e il gusto più forte rispetto, ad esempio, alla ricotta vaccina. Si aggiungono poi: la farina, le uova, la cannella e un pizzico di sale, per poi lasciare a riposo il composto per circa un’ora.

Una volta preparato l’impasto, si ricavano dei mucchietti da lavorare: è possibile farlo più agevolmente bagnando le mani con l’olio d’oliva per definire meglio l’impasto, ottenendo delle ciambelline con un buchino al centro, pronte da friggere nell’olio dei semi di lino.

L’olio di frittura è importante che sia caldo, ma non deve essere bollente: il rischio è quello di vedere le ciambelline ben cotte all’esterno, per poi rendersi conto che all’interno sono ancora crude.


La grandezza è a discrezione della scelta personale: i cutumè possono essere più piccoli o più grandi a seconda delle preferenze.
Vanno serviti una volta che la crosticina diventa dorata, su piatto con foglio assorbente, per poi aggiungere il tocco finale: miele e cannella.

Cutumè origine dall’antichità

L’origine del cutumè è molto antica. Si trova traccia di questa ricetta nel De Agri Cultura di Catone, in cui viene abbozzata una ricetta che è molto simile a quella che viene seguita ai giorni nostri. Il Censore, infatti, così descrive il procedimento necessario per produrre questi dolci:

“così farai delle palline. Poi, mescolerai a questa misura questo formaggio con la spelta. A questo punto, ne farai quante ne vuoi. In una pentola di rame calda metterai il grasso. Li cuocerai uno ad uno o due alla volta e li verserai con due spatole più volte. Allora, le toglierai da cotte, le intingerai nel miele, pesta del papavero e, poi, così li servirai.”

Il nome della ricetta deriva dal greco e significa leccornia, ma anche mucchietto o fagottino.

Ricette del Convento dove si trova

La ricetta dei cutumè è stata preparata nel programma televisivo, Ricette del Convento, show in cui Don Salvatore, Don Anselmo e Don Riccardo -tre monaci- cercano di far conoscere la cultura culinaria siciliana e la sua lunga e gustosa tradizione.

Il programma televisivo, che va in onda su Food Network al canale 33, ogni sabato alle ore 17 ha ottenuto un grande successo per le sue due prime stagioni e, secondo quello che è stato dichiarato da Don Salvatore pubblicamente, ha visto da poco la fine delle riprese della terza e ultima stagione.

Lo scenario nel quale lo show viene girato è il suggestivo monastero di San Martino delle Scale a Monreale, che si trova a non grande distanza da Palermo.

Ma da dove nasce il programma? I tre monaci hanno rinvenuto nella loro abbazia un antico libro che contiene tutte le ricette tradizionali siciliane, soprattutto quelle diffuse tra i monaci (benedettini, francescani, agostiniani ed altri ordini).