CASA BIANCA NUOVE SANZIONI – Washington attuerà nuove sanzioni “significative” contro la Russia. Ad annunciarlo è stata la Casa Bianca, alla vigilia del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe.

Casa Bianca nuove sanzioni contro Mosca

La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, ha dichiarato in conferenza stampa: “Gli Stati Uniti metteranno in atto sanzioni significative contro i settori chiave che generano entrate per Putin“.

Domani venerdì 24 febbraio 2023, sarà il giorno del primo anniversario dell’invasione della Russia in Ucraina. Quest’ultimo Paese dominerà il vertice virtuale dei Paesi del G7Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti – dove sarà presente anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Jean Pierre ha fatto presente: “I leader discuteranno di come continuare a sostenere l’Ucraina“. Non è dato sapere se le nuove misure degli Stati Uniti saranno applicate anche dai partner sopra citati. Uno degli obiettivi che riguardano le sanzioni sarà quello degli aiuti a Mosca da parte delle banche e altre identità a eludere le ondate di sanzioni già imposte in seguito all’invasione del 24 febbraio 2022.

Banche russe e industria della difesa verranno prese sotto attacco dagli Stati Uniti. Secondo Jean-Pierre: “Prenderanno di mira anche gli attori in Paesi terzi che cercano di riempire ed eludere le nostre sanzioni. Annunceremo anche una nuova assistenza economica, energetica e di sicurezza per aiutare gli ucraini a continuare ad avere successo, a proteggere la popolazione dall’aggressione russa e a consentire al governo ucraino di fornire servizi di base come elettricità e riscaldamento“.

Josep Borrell: “Una guerra che tocca tutta l’economia globale”

L’Alto rappresentante dell’UE per la Politica Estera, Josep Borrell, ha parlato della Cooperazione tra ONU e UE in conferenza stampa dopo la sessione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU: Non è la terza Guerra mondiale, ma è una guerra molto globalizzata. In questa guerra, tutti hanno almeno un’influenza, se non un ruolo. La Corea del Nord e l’Iran forniscono armi alla Russia, il cosiddetto Occidente è totalmente impegnato. Alcuni Paesi altalenanti non prendono parte, ma tutti sono toccati, perché i prezzi alti dell’energia e del cibo hanno generato l’alta inflazione. E l’alta inflazione ha spinto tutte le Banche centrali del mondo ad aumentare i tassi di interesse, tutte insieme, come mai prima. Questo ha creato un rallentamento economico e la ripresa dalla pandemia ha subito un taglio ovunque nel mondo“.

In seguito ha puntualizzato ancora una volta: “Quindi non è una guerra che non mi tocca perché non sono io il bombardato o perché vivo dall’altra parte del mondo. Questa guerra ha un impatto su tutta l’economia, ha un impatto globale. Questa è una guerra tossica per tutti i popoli al mondo. Dobbiamo reagire e chiedere l’immediata cessazione delle ostilità. Ma chi può porre fine alle ostilità? Chi le ha iniziate e le porta avanti?“.

Olaf Scholz: “Niente illusioni sulla Cina”

Quasi dopo un anno dall’invasione di Mosca, la Cina ha cercato di porsi come mediatore tra Russia e Ucraina. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, sostiene che non bisogna farsi utopie a riguardo: “Non dobbiamo farci illusioni sulla Cina. Finora non ha preso posizione contro la Russia“, ha raccontato in un’intervista all’emittente pubblica ZDF. Proprio in questi giorni, Pechino si prepara a presentare un piano di pace per il conflitto ucraino.

L’alto diplomatico cinese Wang Yi ha incontrato nella giornata di ieri, a Mosca, il Ministro degli Esteri russo Sergei Laverov, e il Presidente Vladimir Putin. Successivamente alla sua visita, Mosca ha fatto sapere che Pechino ha presentato le sue opinioni sugli approcci per una “soluzione politica del conflitto“. La capitale della Cina ha cercato di posizionarsi come parte neutrale nel conflitto, facendo sì che i legami con l’alleato strategico Russia vengano mantenuti. Stati Uniti e NATO hanno ora paura che i cinesi possano pianificare la fornitura di armi alla Russia per sostenere il suo sforzo bellico.

Illuminati con i colori dell’Ucraina i Palazzi dell’Unione Europea

I Palazzi dell’Unione Europea a Bruxelles, così come la sede della Commissione Europea, e quella dell’Europarlamento, sono stato illuminati con i colori e la bandiera gialloblu, in simbolo di solidarietà verso l’Ucraina. È stata issata accanto a quella dell’UE per marcare il primo anniversario dell’invasione russa. La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha omaggiato gli ucraini su Twitter: “La bandiera blu e gialla dell’Ucraina ha conquistato tutti i nostri cuori nell’ultimo anno. Simboleggia il coraggio, il coraggio e la forza dell’impressionante popolo ucraino che supera indomabile gli ostacoli. Stasera diciamo con orgoglio: noi siamo l’Ucraina ????????????????“.

Un altro tweet è arrivato dalla Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che ha allegato una foto del Palazzo Berlaymont illuminato: “Stasera i nostri edifici adornano i colori dell’Ucraina. Onoriamo il coraggio del popolo ucraino. La memoria dei caduti. La forza d’animo di un intero Paese in resistenza. Lasciamo che questa illuminazione ci ricordi che insieme possiamo superare anche i tempi più bui“.