Ucraina sondaggio 2 italiani su 3 contro guerra. A pochissimo dallo scoccare dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, segnata dall’annuncio del presidente russo Vladimir Putin e dalla marcia dei carri armati con la ormai famigerata Z disegnata sopra, la situazione del conflitto non appare vicina a una conclusione, non più di quanto lo fosse un anno fa. Quei momenti segnarono un shock non solo per le popolazioni coinvolte, ma anche per la gran parte delle persone che in tutto il mondo vedevano quelle immagini drammatiche. In quel contesto, la paura di un conflitto su scala mondiale, quello di una guerra nucleare ma anche l’incertezza generale sul futuro pesavano in gran parte sulle preoccupazioni degli italiani. Oggi, a quasi un anno di distanza, le opinioni sono in parte cambiate. A rivelarlo un sondaggio condotto da Aspen-Laps sui cittadini italiani e americani.
Ucraina, gli italiani preoccupati dalla crisi energetica
Oggi a dominare la classifica dei principali motivi di preoccupazione non c’è più la guerra in sé quanto il suo riflesso sull’economia e in modo specifico la minaccia per la componente energetica. Dalla crisi del gas al caro bollette gli italiani hanno infatti imparato a convivere con limitazioni all’uso del riscaldamento e conti da pagare esorbitanti. Per ciò che concerne la guerra in senso stretto, il sondaggio rivela che solo il 31% del campione ritiene che la guerra sia in alcune circostanze necessaria e anzi 2 su 3 si sono dichiarati contro il conflitto. Dati non molto distanti a quelli sull’invio delle armi.
Meno della metà degli italiani favorevole all’invio di armi a Kiev
Meno della metà degli italiani è infatti favorevole all’invio di armi all’Ucraina, solo il 46% si è infatti detto favorevole. Percentuale che invece cresce di molto quando si affronta il tema delle sanzioni alla Russia di Vladimir Putin: il 68% dei connazionali pensa che siano non solo necessarie, ma anche giuste. La guerra arrivata a lambire il cuore dell’Europa sembra aver portato poi maggiore consapevolezza negli italiani per quello che riguarda la cooperazione con i propri vicini che sono parte dell’Unione. La maggioranza assoluta, nella percentuale dell’86%, ritiene infatti che i Paesi dell’Unione Europea dovrebbero rafforzare la propria integrazione nell’ambito della difesa e della sicurezza.