È passato già un anno dal “divorzio” tra Sinner e Piatti, con Jannik che al suo posto ha ingaggiato il duo Vagnozzi-Cahill. L’ex allenatore dell’altoatesino ha rilasciato una lunga intervista, dove è partito dal parlare con il suo ex allievo.

Sinner e Berrettini possono vincere uno Slam già quest’anno perché hanno fatto tutti i passi necessari per arrivare a questo stadio. Musetti è un po’ più indietro: sta imparando dai match persi. Jannik può vincere su qualsiasi superficie, sull’erba Matteo sarà durissimo da batter per tutti: per me ha fatto bene a fermarsi e spero stia attento a come gioca su terra e cemento americano per dare il meglio sul verde

Piatti sul suo futuro

So che posso insegnare a giocare a tennis, posso insegnare il professionismo, come dicono i risultati dei Piatti Boys, posso portare un giocatore fra i primi 100 del mondo e anche aiutarlo a vincere dei tornei Masters 1000. L’ultimo set di questo percorso è portare un giocatore al numero 1 del mondo e vincere uno Slam. Ivan Ljubicic che con me è arrivato al numero tre del mondo. Oggi a Bordighera ho tanti ragazzi stranieri. Manas Dhamne, indiano, è stato il primo 2007 a giocare un torneo ATP. Kathrina Scott del 2004 e ce ne sono molti altri. Raonic, pensavo diventasse fortissimo. Ma così va la vita, ha ripreso ad allenarsi, tornerà per giocare sull’erba

L’opinione sulla next gen italiana

Punto su Passaro, Arnaldi e Bellucci, tre ragazzi coetanei di Sinner. Non pensavo venissero fuori così e così in fretta. Forse grazie al circuito Challenger, sicuramente al sostegno della FIT. Io parlerei di sistema-Binaghi, il presidente dalle grandi intuizioni e dall’attenta gestione finanziaria, Speriamo che il tennis italiano non lo perda