Sul tema dell’automotive e dello stop imposto dalla Commissione Europea sulla produzione dei motori endotermici a partire dal 2035 è intervenuto a Cusano Italia Tv, nella trasmissione “50 sfumature di green”, condotta da Gianluca Scarlata, Massimiliano Salini, europarlamentare del PPE.

“Non penso ci sarà uno stop alla produzione dei motori termici. Giuridicamente come Commissione ambiente a Bruxelles abbiamo messo dei puntelli per alimentare la speranza. Abbiamo dato alla commissione europea un obiettivo, elaborare entro il 2025 una metodologia di calcolo delle emissioni delle autovetture che sia alternativa a quelle attuali, oggi la rilevazione è fatta al tubo di scappamento e quindi l’unica soluzione per un’aria pulita è l’elettrico. Ma è un sistema che non porta da nessuna parte, se produciamo energia con centrali a carbone come la Cina è del tutto sbagliato. Abbiamo proposto che si elabori il modello del “Life cycle approved”, che possa considerare l’intero ciclo di vita del prodotto. I motori euro 7 che stanno per esser costruiti con carburanti alternativi sono puliti e l’energia elettrica prodotta è in misura adeguata.

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Salini, nel 2026 stop motori termici? Vedremo

Nel 2026 ci sarà la verifica dell’impatto di queste nuove prospettive, se l’impatto non fosse tale da garantire quell’equilibrio macro economico per le tasche dei cittadini allora ci siederemo al tavolo per rivedere questa norma e salvare i motori termici. Ci vuole equilibrio nel modello di sviluppo. Ci deve esser un mix equilibrato e non vedere in maniera sospetta una certa tecnologia da parte di alcune lobby. In questo momento però non abbiamo alternative con altre tecnologie come l’idrogeno, i tempi sono ancora lunghi e i costi sono alti, una tecnologia ancora non pronta”.  

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