La dieta Plank prende il nome dallo scienziato tedesco Max Planck, il divulgatore della “teoria dei quanti” che, però, non ha nulla a che fare con questo regime dietetico. Non si sa bene quindi, chi e perché abbia scelto questa associazione ma è conosciuta in questo nome.
Questo regime alimentare prevede un programma, pensate, di sole 2 settimane, al termine delle quali si dovrebbe essere in grado di perdere addirittura fino a 9 chili, mantenendo il peso raggiunto per i successivi tre anni, senza neanche troppo sforzo. Ma sarà veramente così?
Ma soprattutto, cosa bisogna mangiare (o meglio ancora, non mangiare) per raggiungere questo tanto agognato risultato? Come accennato, si tratta di un regime assolutamente iperproteico basato sul consumo di proteica in quantità superiori a quelle consigliate dagli specialisti, che non vengono quasi mai accompagnate dai carboidrati e dai grassi.
Cosa mangiare per la dieta Plank
La varietà degli alimenti della dieta Plank, è ridotta a 5-6 tipologie di proteine, tra cui le uova, lo yogurt, il pollo, il prosciutto cotto, la carne rossa e il pesce bianco (non ci sono possibilità per i vegetariani). I carboidrati complessi sono invece concessi solo per la prima colazione (nella quantità di una sola fetta di pane) ma non tutti i giorni, mentre a pranzo le proteine sono abbinate ad una porzione di verdura, che come ricordiamo, sono in parte fonte di carboidrati e apportano tanti sali minerali e vitamine.
Come è facile intuire, la dieta esclude il consumo di zuccheri semplici., di grassi vegetali, pertanto il caffè (che rappresenta l’unico “alimento” concesso a colazione insieme al panino) dovrà essere rigorosamente amaro, mentre le pietanze previste per il pranzo e la cena dovranno essere consumate al naturale, senza alcun tipo di condimento.
Per il resto, rimane un punto fermo la presenza abbondante di proteine e la totale assenza di grassi.