Italia Viva partito azione, c’è l’ok definitivo. Ora, tra Renzi e Calenda, si ragiona con una sola testa, almeno questo è l’obiettivo. Dopo giorni di tensione, arriva il via libera di Italia Viva ad accelerare sulla costruzione del partito unico con Azione.
L’ufficialità è arrivata ieri sera, al termine di una riunione convocata da Matteo Renzi con i parlamentari europei e italiani, i consiglieri regionali e i dirigenti di Italia Viva. Una notizia che non sembrava scontata, soprattutto dopo la frattura emersa proprio ieri a Siena dove il gruppo di Azione ha deciso di rompere con l’alleato e di correre da solo nelle prossime elezioni comunali.
Decisione, questa, non particolarmente gradita dal gruppo locale di Italia Viva che ha parlato apertamente di scelta scellerata che “tradisce l’impegno congiunto assunto nella Federazione e avrà riflessi a livello regionale e nazionale”. Ieri sera, invece, la svolta.
Italia Viva: massima disponibilità al partito unico con Azione, purché si faccia bene
Le fibrillazioni delle ultime settimane – iniziate dopo le elezioni regionali e culminate con la decisione presa ieri da Azione a Siena – sembrano dunque non scalfire il progetto di partito unico del Terzo Polo, della cui nascita si parlava oramai da mesi. Ciò che mancava, tuttavia, era l’accordo sul quando.
Dopo il non brillante risultato elettorale ottenuto alle regionali dai due partiti oggi uniti in una Federazione, Calenda aveva infatti dichiarato la necessità di iniziare subito il percorso per la costruzione del partito unico.
Posizione, questa, non esattamente allineata con quella del più cauto Matteo Renzi per il quale l’orizzonte della fusione avrebbe dovuto coincidere con le elezioni europee del 2024. “Il problema non è il se o il quando, ma il come” avevano poi dichiarato i portavoce del gruppo Iv.
Le frizioni, a dir la verità, sembravano ancor più serie.
Secondo i retroscena diffusi nei giorni seguenti alla sconfitta elettorale, Calenda aveva più volte rimproverato a Renzi l’assenza di impegno in campagna elettorale (“Io metto i soldi, lui va a Dubai..”). Rumors poi smentiti da entrambi i leader, i quali avevano riso delle “strampalate” ricostruzioni dei media dichiarandosi in pieno accordo e pronti a intraprendere la via del partito unico.
L’apertura già annunciata prende ufficialmente forma ieri, con il comunicato di Italia Viva che scioglie ogni incertezza. Il gruppo dirigente ha infatti dato il via libera all’accelerazione per la costruzione del partito unico, ponendo come unica condizione il metodo.
Il partito guidato da Renzi chiede, infatti, “che si sia un percorso democratico dal basso con impianto culturale rigoroso e partecipato” da attuare tramite la realizzazione “di gruppi unici nelle regioni”. Con un obiettivo dichiarato: un risultato alle elezioni europee del 2024 che porti il Terzo Polo a essere decisivo nello scacchiere italiano e, soprattutto, europeo.