Incidenti stradali, durante il question time alla Camera, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è intervenuto sulla questione. Quest’ultimo ha risposto a un’interrogazione presentata dalla Lega, dall’onorevole Elena Maccanti, riguardo le iniziative di potenziamento di sicurezza stradale, al fine di contrastare il fenomeno dell’incremento degli incidenti e delle vittime della strada.
Le parole della Deputata: “Il numero degli incidenti stradali ci consegna un quadro preoccupante: viene investito un pedone ogni 14 ore. Dall’inizio dell’anno sono già 78 i pedoni investiti mortalmente. Sono giovanissime le vite spezzate tra le lamiere durante i fine settimana, 150 dall’inizio dell’anno. Una strage silenziosa“.
Una strage silenziosa che tutti vedono, ma di cui nessuno parla.
Incidenti stradali, Matteo Salvini parla alla Camera
La risposta di Matteo Salvini: “Rispondo al Ministro dei Trasporti e da padre. Stiamo lavorando sul fronte Educazione Stradale vera, con il Ministro della Scuola, per portarla in maniera costante sui banchi, dando anche un punteggio premiale sulla patente. Prevenzione ed educazione, su cui stiamo stanziando 4 milioni di euro per una campagna sensibilizzazione. E stiamo lavorando sulle sanzioni, stiamo lavorando alla revisione non solo per quelle penali, ma anche accessorie, perché chi uccide sotto effetto di droghe e alcol non lo faccia più. E stiamo lavorando sulla revisione del Codice della strada vecchio di 30 anni“.
In particolare, si è espresso sulla vicenda monopattini e biciclette: “Per la sicurezza di chi li guida e di chi ha a che fare, casco, immatricolazione, targa e frecce per garantire maggiore sicurezza. Stiamo lavorando per presentare un disegno di legge delega per la riforma del Codice della Strada, dopo che verrà approvato entro il 31 marzo il nuovo Codice degli Appalti“.
Per quanto riguarda il MIT invece ha affermato: “Ci sono 2.300 unità di personale che secondo quanto previsto dal Codice della Strada hanno la qualifica e la tessera della Polizia Stradale“, per cui “possono verificare qualità delle strade ed elevare contravvenzioni“, ma “c’è un piccolo problema: gli ultimi corsi specifici risalgono al 2008. Entro l’anno in corso ci saranno nuovi corsi per 1.000 persone in più, così che oltre ad avere tesserino in tasca possano portare maggiore sicurezza nelle strade italiane. Lo faremo nei prossimi mesi dopo 15 anni di assoluto silenzio“.
Le vite spezzate di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli
A proposito di vite spezzate, come dimenticare le due compagne di classe e amiche sedicenni, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, investite mentre attraversavano sulle strisce pedonali, nella notte del 22 dicembre 2019. A travolgerle, mentre si stavano recando verso casa, un SUV, guidato a tutta velocità da Pietro Genovese, di 21 anni, figlio del noto attore Paolo Genovese. Durante quella tragica nottata, Genovese scelse di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici: il suo tasso alcolemico emerso dai test, era di gran lunga superiore rispetto a quello consentito.
Oltre ai cuori spenti delle due giovani ragazze, oggi ci sono anche quelli rotti dei genitori Gabriella, Edward e Cristina. Ferite che mai più potranno ricucirsi. A tenerli vivi, il ricordo indelebile di 16 anni vissuti insieme. Oggi, tutti loro, sono testimoni di quanto accaduto, e invitano le nuove generazioni a pensare prima di mettersi alla guida. Proprio per sensibilizzare su questo tema, è nato un docufilm che racconta la storia di Gaia e Camilla. È intitolato Morte a Corso Francia – L’ultima notte di Gaia e Camilla‘, ed è diretto da Matteo Lena.
Come fosse un giallo, ripercorre gli ultimi attimi di vita delle due ragazze. A fare da testimonianza, anche i loro compagni di classe della 5° C, presenti nel docufilm che verrà presentato in Corso Francia, luogo dell’accaduto, al cinema Odeon di piazza Jacini. Il documentario è teso alla divulgazione e andrà in onda su Crime + Investigation il 27 e 28 febbraio 2023 (canale 119 di Sky).