Mario Mulas causa morte di uno degli artisti della fotografia italiana. Nella carriera di Mario Mulas, fratello di Ugo, spicca la collaborazione con il regista Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano. Si era trasferito da qualche anno a Rimini ed è morto all’età di 85 anni. La morte è avvenuta lunedì 20 febbraio ma la notizia è stata divulgata solamente nelle ultime ore da Alessio Barbafieri, sindaco di Lajatico, paese in provincia di Pisa, dove Mario Mulas ha vissuto per una decade insieme con la moglie Eva Cozzolino Mulas, anche lei nota fotografa. In Toscana la coppia ha collaborato ai tanti eventi del Teatro del Silenzio del cantante Andrea Bocelli, ritraendo gli spettacoli, i paesaggi e i protagonisti.

Mario Mulas causa morte. La carriera

Mario Mulas è nato nel 1938 a Lonato, in provincia di Brescia. Nel 1957 si trasferisce a Milano per lavorare come assistente nello studio del fratello Ugo Mulas, uno dei maggiori fotografi italiani del secondo dopoguerra, con cui lavora per quattro anni rubando i segreti del mestiere. Divide la strada dal fratello diventando in seguito fotografo di scena al Piccolo Teatro e avviando la collaborazione con il regista e direttore artistico Giorgio Strehler.

Negli anni ’60 ha collaborato con il settimanale “L’Espresso“, arricchendo con le sue foto soprattutto i servizi della giornalista e inviata Camilla Cederna. Mario Mulas ha poi aperto uno studio personale che ha indirizzato subito verso i settori della fotografia pubblicitaria, industriale e di moda. Ha curato infatti campagne pubblicitarie di molte aziende rinomate come Aquascutum, Olivetti, Ibm, Imec, Commodore, Nixdorf, Colette, Sip ed ha ritratto inoltre dirigenti di grandi imprese. 

L’omaggio di Andrea Bocelli e la moglie Veronica

Ricordiamo con affetto e riconoscenza Mario Mulas: il grande Maestro della fotografia ma anche la persona gentile, l’artista geniale che ha saputo amare e raccontare, insieme ad Eva, sua inseparabile compagna di vita e collega, la bellezza di Lajatico e la sfida culturale del Teatro del Silenzio. Portiamo, nel cuore, uno degli scatti in assoluto più belli che Mulas ci ha donato, quello della copertina dell’album ‘Incanto’. Mario sapeva esaltare la verità delle persone, cogliendone la naturalezza. Ne abbiamo sempre apprezzato il garbo, la signorilità, la delicatezza: un artista la cui eccezionale statura si misurava anche nella sua capacità di ‘non farsi sentire’, di scattare senza che ne percepisse la presenza. Ringraziamo idealmente Mario, per la sua lunga vita al servizio dell’arte“. Così Andrea Bocelli e la moglie Veronica hanno ricordato ai microfoni dell’Adnkronos, il fotografo e amico Mario Mulas, scomparso all’età di 85 anni, con cui hanno collaborato per diversi anni per le iniziative del Teatro del Silenzio di Lajatico.

Il ricordo del sindaco di Lajatico

Con un lungo post sul proprio profilo Facebook il sindaco di Lajatico, Alessio Barbafieri, ha voluto dedicare un saluto al fotografo, corredato con una sua immagine in cui è ritratto con una reflex fra le mani: “Cittadino del nostro comune per molti anni, Mario Mulas è stato per Lajatico e per il Teatro del Silenzio una risorsa irrinunciabile – ha scritto il primo cittadino sul social di Mark Zuckerberg – Il suo amore per la bellezza, che ha voluto e saputo trasmettere con le sue fotografie e i suoi insegnamenti, rimarrà nei cuori di tutti i suoi concittadini. Oltre alla sua arte, ci ha comunicato la forza dei suoi pensieri, sempre saggi e misurati, che rendevano la sua compagnia un momento di grande arricchimento personale. Caro Mario, onorati di averti conosciuto, ti ringraziamo di averci reso partecipi della tua vita e ti salutiamo con grande affetto, nella certezza che i tuoi valori vivranno per sempre in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerti“.