“Io sono Maddie”. Si è tornati a parlare con insistenza della vicenda legata alla scomparsa di Madeleine McCann, la bimba britannica scomparsa il 3 maggio 2007 in Portogallo: una giovane infatti ha dichiarato al mondo intero di essere lei.

La giovane ai social: “Sono Maddie McCann”

Julia Faustyna Wendell la scorsa settimana era apparsa sui social dando la notizia: la ragazza, che ha 21 anni, ha utilizzato Instagram e TikTok la scorsa settimana per sostenere, dinanzi ai suoi migliaia di follower, di essere Maddie cresciuta, e chiedendo urgentemente di trovare il modo per mettersi in contatto con Jerry e Kate, i genitori della piccola scomparsa. Sebbene la piccola sia stata dichiarata oramai morta, la speranza della famiglia McCann non si è mai spenta del tutto. Secondo i video di Julia, è stato un commento della nonna a spingerla ad approfondire la sua infanzia di cui, secondo lei, si parla raramente in famiglia. Julia sostiene di non avere ricordi reali della sua infanzia, ma che ha un vago ricordo di essere stata in vacanza “in un luogo caldo dove c’era una spiaggia”; aggiunge di non aver mai visto una fotografia di sua madre incinta e di non aver mai visto il suo certificato di nascita nonostante lo abbia chiesto ai suoi genitori.

L’esperto: “Difficile sia davvero lei”

I primi test biometrici di un investigatore privato escludono che Julia Faustyna Wendell sia la bimba britannica. Francisco Marco, l’investigatore privato, ex direttore dell’agenzia investigativa Method 3, che nel passato ha lavorato proprio per la coppia di genitori della bimba scomparsa, è stato chiaro:

“Non credo sia lei. Posso immaginare che sia una frode, ma non posso dirlo senza prove”

Francisco Marco, che ha analizzato le foto e i lineamenti della giovane prese da Internet con quelli della piccola, è certo che essi non corrispondono, come ha confermato intervistato dal quotidiano spagnolo El Independiente. Tuttavia i genitori di Maddie, oggi 52enni, peraltro genitori di due gemelli 17enni, Sean e Amelie hanno deciso di dare una speranza al racconto della ragazza, accettando di sottoporsi all’esame del sangue. Un mistero lungo quindici anni, e che solo lo scorso anno ha visto un colpevole incriminato per la sua scomparsa.