Storia del crimine: Michael Lupo, “The Wolf Man”. Michele del Marco Lupo nato a Genzano di Lucania (Potenza) nel 1953 e morto a Durham in Inghilterra nel 1995, è stato un serial killer italiano naturalizzato britannico, attivo nel Regno Unito dove uccise 4 persone. Il primo omicidio di colui che è meglio conosciuto come Michael Lupo: il 15 marzo 1986, il 37enne Alex Kasson viene trovato morto in una casa abbandonata a Kensington, quartiere di Londra. Gli investigatori brancolano nel buio. Poche settimane dopo, il 6 aprile, su alcuni binari ferroviari di Brixton, viene scoperto il corpo del 24enne Anthony Connolly. L’assassino lo ha strangolato con la sua stessa sciarpa. Due soli indizi: la vittima era gay e divideva il suo appartamento con un uomo sieropositivo all’AIDS.
Storia del crimine: Michael Lupo, “The Wolf Man”
Passa molto tempo tra la scoperta del cadavere e l’inizio dell’autopsia; il medico legale, infatti, vuole essere sicuro che anche Connolly non fosse a sua volta positivo all’HIV. Questo crea tensioni tra Scotland Yard e la comunità gay londinese che accusa le forze dell’ordine di procedere troppo lentamente con le indagini solo perché la vittima è un omosessuale.
L’arresto di Michael Lupo
Il 18 maggio dell’86 viene arrestato con l’accusa dei due omicidi Michele del Marco Lupo: un ex-soldato di origine italiana in quel momento gestore di un negozio di fiori nella zona di Chelsea. Un personaggio a dir poco particolare visto che si era dato il soprannome di “The Wolf Man”, “L’uomo lupo”, e diceva di avere 4.000 amanti. Il 21 maggio il nuovo colpo di scena: Michael Lupo è accusato di altri due omicidi. Due delitti commessi prima degli altri due. Una delle due vittime è il 21enne Damien McCluscky, anche lui strangolato e ritrovato cadavere nella West London; mentre, l’altro corpo senza vita rinvenuto nei pressi dell’Hungerford Bridge sul Tamigi non viene identificato. Ma non è finita perché oltre ai quattro omicidi, “The Wolf Man” viene accusato di altri due tentati omicidi.
Il processo e la morte di “The Wolf Man”
Nel 1987, al termine del processo, Michael Lupo venne riconosciuto colpevole di tutte le accuse e condannato a quattro ergastoli, uno per ogni omicidio, e a 14 anni aggiuntivi per i due tentati omicidi. Lupo confessò dicendo di aver contratto l’AIDS poco prima di iniziare la sua serie di omicidi e che era stata proprio la scoperta di essere positivo all’HIV a scatenare la sua furia omicida. In seguito furono condotte nuove indagini nelle altre città che Lupo aveva visitato nei primi anni ottanta, tra cui New York, Berlino e Los Angeles, ma gli investigatori non trovarono tracce di ulteriori eventuali crimini commessi da “The Wolf Man”. Michael Lupo morì nel febbraio del 1995 nella Prigione di Frankland a Durham, proprio per cause legate all’AIDS.