In Sardegna un vero e proprio esercito di cavallette con l’Esercito che le contrasta. Circa cento uomini ci sono voluti per contrastare il fenomeno delle cavallette, che nel Nuorese sta dilagando da circa quattro anni. Quasi un lustro, dunque, con le forze militari che intervengono da mesi per cercare di contrastare questa vera e propria invasione. I cittadini dell’area limitrofa, ormai da tempo, chiedono aiuto all’Esercito Italiano per poter affrontare l’avanzata delle cavallette.

Sul tema il prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, si esprime in questo modo: “Saranno impiegate squadre di 5-6 persone, impegnate nelle verifiche sul campo, sotto il coordinamento dei tecnici dell’agenzia regionale Laore“. Un’emergenza che va avanti da tempo e che ha raggiunto picchi preoccupanti nel 2022. Si è partiti dalla piana di Ottana in provincia di Nuoro per espandersi nel Marghine, lungo il Tirso verso il Goceano in provincia di Sassari e oggi anche ad Ozieri e dall’altra parte verso Sedilo in provincia di Oristano. 

“Seguirà la distruzione delle larve che saranno via via individuate”. L’apporto dell’Esercito, con cui la prefettura stipulerà un protocollo per disciplinare la collaborazione, si limita al momento alla fase del monitoraggio e del controllo. Sul tema sarebbero coinvolti anche i tecnici del comando provinciale di vigili del fuoco, oltre ai primi reparti delle forze dell’ordine per un qualcosa che sta diventando una vera e propria sfida.

“Dobbiamo produrre il massimo sforzo possibile affinché si inverta il trend negativo degli ultimi anni, in cui i danni stimati si sono attestati sui 20-25 milioni ogni estate, con troppe famiglie economicamente in ginocchio”, sottolinea il prefetto che si dice “moderatamente ottimista, almeno “sulla possibilità di invertire il trend”.

L’Esercito sfida le cavallette: “Pronti a prevenire”

“Siamo pronti a partire con le azioni di prevenzione tra fine marzo e i primi di aprile”, assicura l’assessora all’Agricoltura, Valeria Satta, presente stamane all’incontro in prefettura, e che assieme al sindaco di Ottana, Franco Saba, ha incontrato un gruppo di allevatori del Nuorese per riferire sulle azioni previste dal piano anti-cavallette strutturato dall’agenzia agricola Laore.

“Abbiamo ottime chance”, ha dichiarato Satta, “di vincere questa sfida”. Sul fronte saranno impiegate molte forze non solo legate all’Esercito. Sul campo è previsto l’impiego di esperti del settore, anche alla luce di una sfida per l’entemologia.

Tutto si divide in varie fase. Nella prima sarà impiegato l’Esercito e si svilupperà attraverso l’individuazione delle grillare, cioè i siti in cui le cavallette depongono le uova, da segnalare a con sistemi di geolocalizzazione e con attività di controllo. Dalla centrale operativa di Ottana partiranno poi le azioni per colpire uova e larve degli insetti. Nella giornata di domani un gruppo di tecnici di Laore inizierà uno dei primi incontri nei comuni del Nuorese per illustrare agli operatori le operazioni. La Regione metterà in campo 185 unità, accanto alle squadre dell’Esercito e dei vigili del fuoco.