Messa delle Ceneri, qual è il significato? Nella tradizione cattolica, il Mercoledì delle ceneri è un momento di penitenza in preparazione alla Pasqua. In questo giorno i fedeli sono tenuti al digiuno ecclesiastico (un solo pasto al giorno) e all’astensione dal mangiare carne.

Messa delle Ceneri, qual è il significato?

Nella tradizione cristiana il mercoledì delle Ceneri segna la fine del Carnevale, subito dopo il martedì grasso e l’inizio dei 40 giorni di Quaresima, (46 se si considerano le domeniche) che precedono la Pasqua.

La benedizione e l’imposizione delle ceneri si fanno a ogni messa della giornata, secondo la forma indicata dal messale (p. 65-67): dopo il saluto liturgico iniziale segue subito la colletta, poiché  l’atto penitenziale è sostituito dal rito delle ceneri. Dopo l’omelia, il sacerdote benedice le ceneri con una delle due orazioni previste e con l’aspersione. Segue l’imposizione delle ceneri e si conclude con la preghiera universale. La celebrazione prosegue come al solito.

Le ceneri si ottengono bruciando i rami di olivo e di palma benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente. Le ceneri avanzate si disperdono nella terra.

Il gesto dell’imposizione delle ceneri consiste nello spargere le ceneri sul capo, recitando la formula per ogni fedele. Pur senza eccessi impropri, va assicurata una materialità davvero visibile e percepibile del segno, sia quando si presentano le ceneri per la preghiera di benedizione, sia quando si impongono sul capo del fedele.

Il Messale prevede il rito delle ceneri solo nel primo mercoledì di quaresima. Non può essere spostato in altro giorno, e mai va compiuto di Domenica, neppure fuori della Messa: il forte monito penitenziale e il digiuno non sono compatibili con il fondamentale carattere pasquale della Domenica.

Letture mercoledì delle ceneri 2023

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18

 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».