Dopo un mese senza precipitazioni significative, la Francia ha lanciato l’allarme siccità. I prefetti locali si riuniranno il prossimo lunedì per valutare la situazione “territorio per territorio”, ha avvertito il ministro della Transizione ecologica Christophe Béchu. Secondo l’agenzia meteorologica nazionale Météo-France, l’anno scorso è stato l’anno più caldo mai registrato nel Paese da oltre 60 anni. Intanto, nella regione francese delle Lande, un migliaio di agricoltori hanno manifestato ieri a titolo preventivo per difendere le loro quote sul prelievo di acqua e la costruzione di bacini di stoccaggio.
Allarme siccità anche in Italia
I record di siccità sono stati battuti altrove in Europa: nel Regno Unito, in Spagna e in Italia. Le temperature calde hanno innescato condizioni di siccità da cui molte regioni devono ancora riprendersi.
Le nevicate nelle Alpi italiane sono diminuite del 53% e i livelli dell’acqua nel bacino del Po sono del 61% al di sotto del normale, secondo i ricercatori.
La siccità in Italia ha sollevato interrogativi su come gestire le crisi idriche, che secondo gli esperti diventeranno più frequenti a causa del cambiamento climatico. Il gruppo ambientalista italiano Legambiente ha lanciato un appello al governo affinché concordi una strategia nazionale per l’acqua.
Il 2023 è appena iniziato ma sta mostrando segnali preoccupanti in termini di eventi meteorologici estremi e livelli di siccità.
Ha affermato il direttore Giorgio Zampetti.
Previste restrizioni “morbide” in Francia
In Francia, il ministro della transizione ecologica ha affermato che potrebbero essere imposte restrizioni “morbide” dopo l’incontro di lunedì prossimo con i leader locali, che entreranno in vigore a marzo per evitare “condizioni catastrofiche” durante i mesi estivi.
Météo-France ha dichiarato che tra il 21 gennaio e il 21 febbraio non si sono verificate precipitazioni, riferendosi a un totale cumulativo inferiore a 1 mm di precipitazioni per l’intera Francia.
Anche il manto nevoso nei Pirenei e nelle Alpi è stato significativamente inferiore al normale durante un periodo considerato cruciale per il rifornimento delle riserve idriche sotterranee della Francia.
La pioggia dovrebbe tornare mercoledì nel sud della Francia, ha detto l’agenzia, e i prossimi tre mesi si riveleranno decisivi.