Elly Schlein e il ticket con Bonaccini che dice “Ni”. “L’ex Presidente della Regione Emilia Romagna, è il grande favorito delle primarie Pd, proprio per questo le domanda su questo tema ricorre ultimamente. L’idea del ticket è rafforzata da un precedente importante che vede la Schlein vice Presidente e Bonaccini Presidente di regione. Durante il programma L’Aria che tira su La 7, Bonaccini ha in parte eluso la domanda aprendo anche agli altri candidati.

Elly Schlein e il ticket co Bonaccini che dice “Ni”

La scuola di partito da dove proviene il candidato Emiliano del Pd é quella che formava la classe dirigente di un tempo, dove l’unità del partito era il bene primario da salvaguardare. Il Partito Democratico da questo punto di vista è stato un disastro, ogni giorno dilaniato da contrapposizioni interne che ne hanno minato l’identità e la solidità. Per questo Bonaccini ha tra i principali obiettivi da perseguire, anche quello di ricostruire un partito coeso. Per questo, in tv non lascia spazio a possibili fraintendimenti: “Se il segretario lo deve fare Bonaccini o Schlein lo decidono gli elettori. Se vinco chiederò a lei, ma anche a Paola De Micheli e a Gianni Cuperlo di darmi una mano. Io, se vincerà lei, le darò una mano se vuole”.

Il Pd e il lavoro

Se i candidati alla guida del Partito Democratico, Bonaccini compreso, pensassero solo all’unità del partito, la crisi e il declino che in questo momento determinano le sorti del Pd, diverrebbero inarrestabili. Senza identità non c’é riconoscibilità da parte dell’elettorato, senza affrontare il tema del lavoro, sia le nuove che le vecchie generazioni di astenuti, non avrebbero alcun motivo per cercare le risposte alla fragilità sociale ed economica nel Pd. Bonaccini lo sa bene, e oggi ha affrontato l’argomento lavoro partendo dalla questione salariale:  “La prima cosa da fare per chi lavora e 3 o 4 euro l’ora e senza tutele è introdurre il salario minimo legale e rafforzare la contrattazione collettiva. Se divento segretario raccoglieremo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare. E’ colpa del Pd non averlo fatto, anche se la compagine di Governo era eterogeneo”. Lo dice il candidato alla segreteria del Pd, Stefano

Il sostegno della De Micheli

La partita primarie è ormai a 2. Ci ha provato l’ex Ministro a mostrare ai militanti la terza via, tra sinistra Schlein e riformismo Bonaccini. Molto difficile, i due contendenti sono molto mediatici, la forza della personalità e della Presidenza di una regione importante da una parte, l’energia giovane e di sinistra della Elly Schlein, con la sponda offerta dal Presidente del consiglio donna, che inserisce la questione di genere in un contesto di presa e gestione del potere. Ma la De Micheli ci ha provato senza successo e ha deciso di indirizzare il suo consenso verso Bonaccini che ovviamente ringrazia: “Grazie a Paola De Micheli. Il tuo sostegno è importante. Lavoriamo insieme a un nuovo Pd, con al centro le persone, il lavoro, sanità e scuola pubbliche, l’ambiente. Con il coinvolgimento di iscritti ed elettori. Perché il Pd va davvero rigenerato dopo le troppe sconfitte”. Lo ha scritto  su Twitter il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini. 

Elly Schlein ci prova fino alla fine

Bonaccini é favorito. Così la pensa chi scrive questo articolo. Ma il voto del fine settimana, come dice Borghese nel programma 4 ristoranti, potrebbe ribaltare il risultato. Come nel programma culinario ci sono 4 elementi da valutare: competenza, carisma, attenzione ai temi sociali, visone del futuro. Per la qualità dei piatti l’Emilia è una garanzia, vedremo per il resto