A Firenze un noto forno della città è stato “accusato” di usare farina di grillo nei propri prodotti.

A essere colpito da queste pesanti accuse il “Forno Conti” di Gianmarco Lotti, famoso esercizio commerciale di Sesto Fiorentino, protagonista di questa particolare vicenda.

Da un giorno all’altro infatti la città si è ritrovata letteralmente tappezzata di cartelli e bigliettini che accusavano il panificio di Viale Galileo Ferraris di utilizzare la tanto chiacchierata farina di grillo per deliziare i palati dei propri clienti: “È cominciato tutto due settimane fa, racconta Patrizia Zanobetti, una dei quattro titolari del negozio. Una mattina è venuta una nostra cliente dicendoci che c’erano questi bigliettini da visita a giro, sparsi per terra e attaccati alle macchine. Alcuni erano stampati al computer, altri scritti a mano, dove veniva riportata la frase: “In questo forno viene fatto il pane con la farina di grilli e cavallette e nei giorni seguenti i bigliettini hanno addirittura iniziato a moltiplicarsi per tutta la città, arrivando anche nella zona collinare di Monte Morello”.

Firenze forno “accusato” di usare farina di grillo: la denuncia del negozio

Non sembra uno scherzo di cattivo gusto, bensì un attacco mirato al panificio da parte di ignoti, la signora Patrizia ha aggiunto:

“Ci sono iniziate ad arrivare segnalazioni da più zone, quindi abbiamo capito che non si trattava di una burla. A quel punto abbiamo deciso di andare dai Carabinieri e sporgere denuncia verso ignoti. Non riusciamo a immaginare chi possa aver realizzato tutto. Questo è un forno che esiste sul territorio da oltre 100 anni, conosciuto da tutti. Chi c’è dietro ci ha perso del tempo, sia per stamparli che per tagliarli. Sinceramente non ci sono mai state lamentele da nessuno, né da parte dei clienti né da nessun altro, quindi siamo rimasti scossi dalla situazione”.

In ogni caso, la vicenda non ha minimamente influenzato l’attività del forno, che ogni mattina registra lunghe code di clienti all’esterno del negozio, disposti a fare la fila per gustare tutti i prodotti salati o dolci realizzati solo con farine tradizionali: “Non me ne voglia nessuno, ma anche se ora l’utilizzo di farina di grillo è regolare, siamo assolutamente contrari. Io per prima non mangerei gli insetti, quindi come potrei mai utilizzarne la farina per fare il pane? Sono dell’opinione che è meglio mangiare ciò che si è sempre mangiato. Anche perché in ogni caso, mi hanno detto che avrebbe anche un costo non indifferente. Chi la vuole adoperare la adoperi tranquillamente, noi siamo per la tradizione”, ha concluso la proprietaria.

Spetterà ora ai Carabinieri indagare su un episodio spiacevole, una cattiveria sicuramente, anche perché oltre ai titolari il forno conta 9 dipendenti.

Caserta chiuso panificio che cuoceva il pane con il pallet

A Caserta alcuni controlli dei Carabinieri del NAS nel settore alimentare, in particolare sulla produzione e commercializzazione di prodotti dolciari e gastronomici tipici delle festività di carnevale, hanno eseguito delle ispezioni igienico sanitarie e disposto la chiusura di 3 attività di panificazione in particolare tra Aversa e Casaluce, in una delle quali è stato scoperto che il pane veniva cotto con legna di pallet.

Al momento dell’accertamento, i militari hanno rilevato gravi carenze igienico sanitarie e strutturali, dovute sia alla mancanza di opere di ordinaria e straordinaria pulizia degli ambienti, con grave pregiudizio alla salute pubblica.

In una delle attività i Carabinieri hanno scoperto che per alimentare il forno di cottura del pane venivano utilizzati pallet interi.

Pertanto, al termine dell’ispezione, i Carabinieri hanno proceduto alla chiusura dei tre panifici, il cui valore ammonta a circa 1.000.000 euro, nonché ad elevare sanzioni amministrative per oltre 4 mila euro.