Mercoledì delle ceneri 2023, si sta a casa? E’ una domanda che si fanno in molti in questa giornata, che apre il tempo della Quaresima. In realtà non si tratta di un giorno festivo, se non sul piano religioso e dunque non prevede riposo rispetto al lavoro.

Mercoledì delle ceneri 2023, si sta a casa?

Nella tradizione cristiana il mercoledì delle Ceneri segna la fine del Carnevale, subito dopo il martedì grasso e l’inizio dei 40 giorni di Quaresima, (46 se si considerano le domeniche) che precedono la Pasqua.

Secondo il rito romano il mercoledì delle Ceneri quest’anno è il 22 Febbraio 2023. Secondo il rito ambriosiano invece, il giorno delle Ceneri corrisponde alla domenica successiva, quindi il 26 Febbraio.

Giorno di precetto?

Per il mercoledì delle ceneri la Chiesa chiede con precetto il digiuno e l’astinenza. Ma essendo un giorno penitenziale rimane un giorno lavorativo.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ne parla nella sua sezione sul precetto domenicale, spiegando come la domenica e gli altri giorni di precetto siano giorni di riposo, in cui commemoriamo il mistero pasquale.

La domenica è il giorno in cui si celebra il mistero pasquale alla luce della tradizione apostolica, e dev’essere osservato come giorno santo per eccellenza nella Chiesa universale.

Si parla di feste di precetto per le solennità che cadono fuori della domenica (Natale, Epifania, Immacolata…). Trattandosi di feste, la Chiesa domanda il riposo festivo (il riposo è un elemento della festa) e la santificazione della giornata partecipando all’Eucaristia.
Contraccambio gli auguri di una Santa Quaresima e ti benedico.

Significato “Ceneri”

La parola “ceneri” richiama in modo specifico il rito liturgico che caratterizza il primo giorno di quaresima, durante il quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta, ricavata secondo la consuetudine bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle palme dell’anno precedente, sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all’impegno penitenziale della Quaresima.

Mentre impone le ceneri a ciascun fedele, il celebrante pronuncia infatti una formula di ammonimento, scelta fra Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris (da Genesi 3,19; in italiano: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai») e Pænitemini, et credite Evangelio (da Marco 1,15; in italiano: «Convertitevi e credete al Vangelo»). La seconda formula è stata introdotta dalla riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II con riferimento all’inizio della predicazione di Gesù e compare per prima nel messale Romano di papa Paolo VI.