Pensione quota 103, domande Inps al via. Lo ha comunicato lo stesso Istituto previdenziale nella giornata di ieri, 21 febbraio. Si può presentare domanda tramite i consueti canali di richiesta delle prestazioni previdenziali per la misura alla quale si accede all’età di 62 anni, unitamente a 41 anni di contributi. Tuttavia, è necessario accertarsi dei requisiti essenziali per andare in pensione e di quali siano le modalità di beneficio del trattamento. Contestualmente, è rimasto al palo il bonus contributivo per i soggetti che, pur avendo i requisiti per uscire da lavoro, continuino a lavorare. Eventuali disposizioni normative ed operative di questa misura prevista dalla legge di Bilancio 2023 verranno fornite dall’Inps in una circolare di prossima uscita. Pertanto, per i requisiti dello sgravio contributivo – che permette di ottenere un aumento dello stipendio netto per via del minore carico di contributi da versare in busta paga – si deve far riferimento a quanto dispone la legge 197 del 2022, ai commi 283 e 284 dell’articolo 1.

Pensione quota 103 come si esce: ecco i requisiti

Secondo quanto dispone l’Inps nella circolare numero 754 del 21 febbraio 2023, in merito alla “pensione anticipata flessibile di cui all’articolo 1, commi 283 e 284, della legge 29 dicembre 2022, numero 197”, il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la presentazione delle istanze di uscita per la quale sono necessari 41 anni di contributi versati e un’età minima di 63 anni (quota 103). Possono presentare istanza i soggetti che siano iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (Ago) dell’Inps, alle forme esclusive e sostitutive della stessa, oppure alla gestione separata Inps. Chi fa richiesta non deve essere già titolare di pensione, mentre è ammesso il cumulo dei contributi purché calcolato sui periodi di versamenti che non coincidano. L’Inps, inoltre, chiarisce che il versamento del trattamento previdenziale non è immediato ma è soggetto alle finestre temporali di durata variabile. Tali finestre sono fissate in tre mesi per i lavoratori del settore privato e in sei mesi per quelli del pubblico impiego. Pertanto, la prima data utile per la decorrenza della pensione di chi provenga dal settore privato è fissata al 1° aprile; quella dei lavoratori statali al 1° agosto 2023 essendo questa la prima data fissata dalla legge. Tra i lavoratori della Pubblica amministrazione, i dipendenti della Scuola e dell’Afam che vogliano avvalersi della quota 103 devono inoltrare la prima domanda di cessazione dal servizio entro la scadenza del 28 febbraio prossimo, per poi presentare una seconda domanda all’Inps della pensione vera e propria. La decorrenza del trattamento di pensione scatta a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico, pertanto dal 1° settembre 2023.

Decurtazione pensioni per chi supera di 5 volte il trattamento minimo

Tra le indicazioni fornite dall’Istituto previdenziale sulle pensioni quota 103 vi è quella del requisito dell’importo mensile. Infatti, è previsto un tetto massimo per poter accedere alla misura: l’importo lordo della futura pensione non dovrà eccedere di cinque volte il trattamento minimo, stabilito annualmente. Ciò significa che, se il trattamento di pensione dovesse eccedere questo tetto, al neopensionato verrà applicata una decurtazione mensile fino al limite di quanto previsto e per un periodo corrispondente all’anticipo di pensione, ovvero dall’età di uscita fino alla maturazione dei 67 anni di età necessari per la pensione di vecchiaia. Conti alla mano, dunque, la decurtazione scatterebbe fino al 2026 per chi esce a 63 anni. Come quota 100 e quota 102, anche quota 103 non ammette il cumulo dei redditi da lavoro con quelli di pensione. Il che vuol dire che chi va in pensione con la nuova misura non potrà svolgere un lavoro alle dipendenze e nemmeno autonomo abituale e continuativo. È ammesso lo svolgimento di un’attività autonoma meramente occasionale, nel limite lordo di compensi e di ricavi fissato a 5.000 euro all’anno. Nel caso in cui si vada oltre questo limite, il trattamento di pensione per quota 103 verrebbe sospeso e l’Inps recupererebbe le mensilità già erogate.

Come si presenta la domanda di quota 103?

Infine, ecco come si presenta la domanda di pensione con quota 103. Gi interessati possono inoltrarla direttamente dal portale dell’Inps, autenticandosi con Spid almeno di livello 2, o Carta nazionale dei servizi o Carta di identità elettronica 3.0. Il percorso online da seguire per arrivare alla schermata della domanda è: “Pensione e previdenza” > “Domanda di pensione” > Area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Ecocert, Ape Sociale e Beneficio precoci”. In alternativa, la domanda può essere presentata anche avvalendosi dei servizi di un Patronato riconosciuto dalla legge o chiamando il Contact center integrato al numero verde  803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).