Qual è il significato della Quaresima e perché si chiama così? Sono molti gli interrogativi che ruotano attorno a questo periodo, che segue il Carnevale e anticipa la Pasqua. Proviamo a fare chiarezza.
Significato della Quaresima e origine del nome
Si chiama “Quaresima” perché è il periodo di quaranta giorni, dal latino “Quadragesima” (46 se si considerano le domeniche) che precede la Pasqua a partire dal Mercoledì delle Ceneri – cioè il giorno dopo la fine del Carnevale -, che per il 2023 è, secondo il rito romano, il 22 febbraio e, secondo quello ambrosiano, la domenica successiva, il 26 febbraio. Quaranta giorni di penitenza e di purificazione dei peccati, che rimandano alla tradizione cristiana, secondo cui Gesù passò lo stesso periodo nel deserto, digiunando e meditando, dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. Un numero simbolico, che, del resto, nelle Scritture torna spesso, sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento: quaranta sono anche i giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli, tra la resurrezione e l’ascensione; i giorni del diluvio universale; quelli passati da Mosè sul Monte Sinai e tanti altri. Si tratta di una ricorrenza che la Chiesa cattolica celebra nel corso di ogni anno liturgico, una sorta di cammino che prepara alla Pasqua, culmine delle festività cristiane, attraverso il digiuno e la preghiera; nei tempi antichi era riservata ai catecumeni, coloro che si preparavano a ricevere il battesimo, poi fu estesa a tutti i fedeli.
In cosa consiste il digiuno quaresimale
Da sempre atto di penitenza per eccellenza, il digiuno, anticamente, era osservato anche nel periodo della Quaresima, rimandando a quello di Cristo nel deserto. Nel tempo, però, le tradizioni sono cambiate e, al giorno d’oggi, i fedeli non praticano più un digiuno completo, ma si astengono dal mangiare solo la carne – considerata simbolo di ricchezza -, non per tutti i quaranti giorni, ma solo nel giorno delle Ceneri e poi per tutti i venerdì di Quaresima fino alla Pasqua. Alcuni, in più, come atto personale, hanno l’abitudine di fare dei fioretti, cioè delle piccole rinunce o sacrifici – come l’astenersi dal mangiare dolci -, per prepararsi ai festeggiamenti pasquali.
Perché la Quaresima inizia nel giorno delle Ceneri?
La tradizione che fa coincidere l’inizio della Quaresima con il mercoledì delle Ceneri è secolare. “Ricordati uomo, che polvere sei e polvere tornerai”, erano soliti recitare i sacerdoti per l’occasione, mentre cospargevano il capo dei fedeli con della cenere – secondo la tradizione sarebbe quella ricavata dopo aver bruciato gli ulivi benedetti durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente -, simbolo di penitenza e conversione.
Quaresima 2023: gli eventi in programma
Oggi, 22 febbraio, alle ore 16.30, presso la Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, a Roma, avrà luogo la Statio, cui seguirà la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, dove papa Francesco presiederà la messa con la benedizione e imposizione delle ceneri, alle 17. Ma sono tanti gli eventi in programma su tutto il territorio nazionale per dare il via alla Quaresima. Per renderla maggiormente comprensibile a bambini e ragazzi, la Diocesi di Fossano, in provincia di Cuneo, ha organizzato un vero e proprio itinerario, con tanto di guida, con il nome di “In viaggio… dalle ceneri alla vita”, realizzato con alcuni sussidi. Si tratta di un invito a “ripercorrere metaforicamente il viaggio di Gesù, sostando nei luoghi del suo passaggio, raccontati nei Vangeli, e meditando sugli avvenimenti lì accaduti per cogliere spunti utili alla conversione”, si legge nella presentazione. Nel concreto, sono state individuati 8 simboli che rimandano, metaforicamente, ad altrettante azioni, ispirate ogni volta al Vangelo della domenica: ceneri, navigatore satellitare, fotocamera, borraccia, torcia, tovaglia, croce e sasso.