L’assegno unico arriva agganciato a un maxi bonus per una categoria di genitori. La maggiorazione del contributo economico sarà riconosciuta solo ed esclusivamente in presenza del carattere genitoriale di vedovi, ovvero in caso di decesso dell’altro genitore.
L’Ente nazionale della previdenza sociale nel messaggio n. 174 ufficializzato il 17 febbraio 2023, ha spiegato l’erogazione di una maggiorazione a titolo di bonus sull’assegno unico universale.
Non un beneficio diretto a tutte le famiglie con figli, ma bensì, una somma aggiuntiva al contributo spettante rilasciata in forma automatica, per il genitore superstite.
Assegno unico maxi bonus 2023
In materia di assegno unico universale i chiarimenti dell’INPS sono in continuo aggiornamento, questo perché, alla norma vengono agganciate nuove disposizioni che emergono in base alla natura delle varie condizioni familiari.
Per questo, sono giunti ulteriori informazioni sulla maggiorazione spettante ai genitori vedovi.
In teoria, il bonus rilasciato per i genitori impiegati in un’attività lavorativa è stato ampliato alla fascia delle famiglie in caso di decesso dell’altro genitore.
L’Ente ha chiarito che garantirà l’erogazione annuale in presenza dell’evento di perdita di un genitore (lavoratore).
In sostanza, il bonus o maggiorazione sarà rilasciata in forma automatica per coloro che si trovano nella posizione di aver presentato richiesta di adesione al contributo universale per i figli con decorrenza dal 1° gennaio 2022.
Quando arrivano i soldi della maggiorazione per i figli?
L’INPS ha reso noto le disposizioni normative per i casi di decesso del genitore lavoratore. In particolare, l’Ente ha ufficializzato le disposizioni operative contenute nel messaggio n. 724/2023, spiegando in modo chiaro che in presenza della perdita di un genitore lavoratore, viene rilasciato un bonus aggiuntivo in favore di figli.
La norma prevede il rilascio di una maggiorazione del valore pari a 30 euro per ciascun figlio fino a un reddito certificato ISEE uguale o inferiore a 15.000 euro annui.
Per le famiglie con redditi più alti di tale valore, il beneficio economico si ridurrà in modo progressivo fino ad annullarsi in presenza di un reddito certificato ISEE uguale a 40.000 euro. Oltre tale limite il bonus non sarà riconosciuto.
La maggiorazione economica sull’assegno unico universale viene regolamentata dall’articolo 4, comma 8 decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, la norma per il bonus per il secondo percettore di reddito, recita:
“Tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili, su conforme parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si comunica che è erogato d’ufficio il bonus per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore”.
Come e quando presentare la domanda per il bonus sull’assegno unico universale?
Non sarà necessario presentare alcuna istanza per l’erogazione della maggiore sull’importo dell’assegno unico universale per i figli.
Secondo quanto chiarito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Ente nazionale di previdenza sociale dovrà corrispondere il bonus diretto al secondo genitore lavoratore anche al genitore superstite, se la perdita del genitore sia avvenuta nell’anno di erogazione del contributo spettante a titolo di assegno unico universale.
Nello specifico, l’INPS dovrà riconoscere il bonus sull’assegno unico universale per i figli con cadenza annuale a partire dal 1° gennaio 2022 ed entro febbraio, se spettante anche per il mese di marzo 2023.
L’INPS nel messaggio numero 724 del 17-02-2023, recita:
“Il bonus sarà applicato fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno – qualora spettante – per la mensilità di marzo 2023.”
Nel merito, si precisa altresì che, per l’erogazione della maggiorazione o bonus spettante, non sarà necessario presentare alcuna istanza, in quanto la normativa non prevede la presenza di alcun adempimento particolare, ma sarà cura dell’INPS distribuire il beneficio economico agli aventi diritto.