Mario Giordano ha dedicato una parte della puntata di ‘Fuori dal Coro‘, all’argomento di giornata: il Superbonus 110.

Superbonus 110, Daniela Santanchè e Maurizio Belpietro intervengono a Fuori dal Coro

La prima a intervenire è stata Daniela Santanchè, Ministro del Turismo della Repubblica Italiana, che ha affermato: “Rispondo che si sbagliano. Non ci può essere un SuperBonus al 100%. Noi abbiamo sempre detto che il SuperBonus è stata una misura sulla cessione del credito. All’inizio su queste cessioni del credito non c’era neanche un controllo. Mah, tensioni, c’è sempre qualcuno che vuole dei distingui, che vuole essere più realista dei re. Mi sembrava che il Consiglio dei Ministri la scorsa settimana era molto compatto sulla decisione che abbiamo preso“.

Maurizio Belpietro direttore de La Verità si è interessato sulla vicenda:

Se non si interviene il tradimento vero sarà nei confronti dei dipendenti pubblici e dei pensionati, perché non ci saranno i soldi per pagare gli stipendi e per pagare i pensionati. Molte famiglie e molte imprese sono rimaste in mezzo al guado, verissimo. Bisogna distinguere queste persone dagli intermediari finanziari che invece ci hanno guadagnato molto”. In merito a ciò, ha menzionato gli extra profitti delle banche.

Belpietro rincara la dose: “A questo governo non c’è al momento alcuna alternativa. Le opposizioni sappiamo come sono messe, non hanno nemmeno un caposegretari. Il PD? Io voterei per mandarli tutti a casa, non mi sembra nessuno in grado di sostenere un programma riformista“.

Quanto il Superbonus ha inciso sull’economia. Lo studio di Nomisma

I dati ricavati dallo studio Nomisma, sull’impatto economico complessivo del Superbonus 100% sull’economia nazionale, è stato pari a 195,2 miliardi di euro, con un effetto diretto di 87,7 miliardi, 39,6 miliardi di effetti indiretti e 67,8 miliardi di indotto. Secondo la Società di consulenza Strategia e Aziendale, l’incremento del valore degli immobili oggetti di riqualificazione, qualora tutte le unità immobiliari riqualificate rientrassimo nelle classi energetiche inferiori, supererebbe i 7 miliardi di euro.

La stima italiana dei consumi per quanto riguarda il settore delle costruzioni, è pari a oltre il 30% dell’energia primaria (generata per il 93% da fonti non rinnovabili), che va a pesare inoltre di circa un terzo sulle emissioni di gas serra. Questo si riflette anche sul bilancio delle famiglie, con risparmi pari a circa 29% miliardi di euro. Per le famiglie che hanno beneficiato della misura Superbonus, il risparmio medio in bolletta è risultato pari a 964 euro l’anno.

Lo studio ha evidenziato anche una riduzione del 15,5% per un solo salto di classe energetica, 30,9% per una alto due classi energetiche e del 46,4% per un salto di 3 classi. Da non sottovalutare, l’impatto sociale, che ha visto un incremento di 641.000 occupati nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati.

Secondo Nomisma, se il provvedimento venisse confermato anche per l’anno in corso, le famiglie interessate a un intervento finalizzato all’efficientamento energetico di un immobile di proprietà sarebbero 10,3 milioni.

Il 25% di coloro che hanno già usufruito della misura presenta un reddito familiare più elevato della media (oltre i 3.000 euro al mese), e nel 23% dei casi possiede una seconda casa. 1,7 milioni di italiani con reddito medio-basso invece, hanno giovato del provvedimento da quando è stato varato. Ciò conferma l’accesso possibile alla riqualificazione profonda delle proprie unità abitative anche a una porzione di popolazione meno abbiente, che diversamente, non ne avrebbe usufruito.

Il profilo dei beneficiari è così stilato: nel 28% dei casi si tratta di impiegati residenti in comuni con un numero di abitanti compreso tra 40.000 e 100.000 abitanti (15%), e proprietario di un appartamento in condominio composto al massimo da 8 unità abitative (25% del totale). Nel 64% dei casi le famiglie hanno scelto di rivolgersi direttamente a una impresa di costruzioni, contro il 9% dei grandi player e l’8% di Utilities, andando ad avvantaggiare prevalentemente operatori di dimensione medio-piccola.

L’AD Luca Dondi: “Superbonus? Non va archiviato, ma solo ripensato”

Luca Dondi, Amministratore delegato di Nomisma ha parlato delle qualità rimostrate nel provvedimento: “Il Superbonus ha avuto l’indubbio merito di contribuire al rilancio della nostra economia in una situazione drammatica come quella pandemica. La misura emergenziale andava, tuttavia, corretta per attenuarne l’eccessiva onerosità, oltre agli evidenti tratti d’iniquità e alle conseguenze distorsive che ha generato sul costo dei fatto di produzione. La mancata adozione di modifiche sostanziali ha portato alle drastiche conseguenze degli ultimi giorni, con l’adozione di misure di salvaguardia che, se non emendate, rischiano di decretare l’epilogo di iniziative imprescindibili per il rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano. La strategia dei bonus, e con essa la possibilità di cessione dei crediti, non va archiviata ma solo ripensata, e per farlo occorrono competenze ed equilibrio. Occorre fare tesoro di un’esperienza straordinaria per definire una politica di rinnovamento che non abbia il fiato corto dell’emergenza“.