Ignazio La Russa torna a far discutere. Dopo la questione del busto di Mussolini, la seconda carica dello stato ha attirato le attenzioni del mondo politico – specie quello di opposizione – per quanto detto ieri sera ospite del programma “Belve” condotto da Francesca Fagnani. Così La Russa sull’eventualità di scoprire di avere un figlio gay: “Mi dispiacerebbe, vorrei fosse come me. È come se fosse tifoso del Milan”.
La Russa frase sull’ipotetico figlio gay: le reazioni delle opposizioni
Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi: “Ignazio La Russa non è un semplice esponente politico (e anche in questi casi bisognerebbe evitare le parole in libertà). È anche la seconda carica dello Stato e deve ricordarsi che come presidente del Senato, anche quando va in televisione, rappresenta l’istituzione che guida. Ha il dovere quindi di essere serio”. E ancora: “Vorrei dire al presidente che non si tratta di essere o meno politically correct: si tratta di rispettare le istituzioni che si rappresentano e che noi continueremo a difendere”.
Più ironico, ma dello stesso avviso, Carlo Calenda. Il leader di Azione ha condiviso un post del suo partito in cui si legge: “Le parole di La Russa sono inaccettabili, trasudano superficialità e pregiudizio. È imbarazzante che la seconda carica dello Stato abbia un’idea di Paese arretrata e non si renda conto che così si getta benzina sul fuoco dell’omofobia a discapito della comunità LGBTQI+”. Nel condividere, Calenda, tagga Giorgia Meloni per chiederle: “Ma uno un pelo più istituzionale e meno fascio non lo avevate a disposizione?”.
M5s e alleanza Verdi Sinistra
Le altre componenti di opposizioni non fanno mancare la loro voce. Per il Movimento 5 Stelle il commento arriva dalla Senatrice Alessandra Maiorino che è la coordinatrice del comitato per le Politiche di Genere e i Diritti Civili del Movimento 5 Stelle. Le sue parole: “Per molti genitori avere un figlio gay non è un dispiacere ma è certo una preoccupazione, proprio perché esistono persone come Ignazio la Russa che si lasciano andare a commenti offensivi che feriscono milioni di persone. Se la seconda carica dello Stato si permette di esprimersi in maniera così irriguardosa e violenta, il rischio è che legittimi linguaggi e comportamenti omotransfobici in una società come quella italiana già molto indietro sul fronte del rispetto dei diritti delle persone Lgbt. Il presidente La Russa – chiosa Alessandra Maiorino – dovrebbe avere un sussulto di lucidità e come minimo chiedere scusa”.
La disapprovazione giunge anche dall’alleanza Verdi e Sinistra Italiana. Queste le parole di Nicola Frantoianni: “Ancora una volta il presidente del Senato La Russa ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza. Non solo perché afferma a mezzo tv quello che tanti temono di sentir dire dai propri genitori ovvero che la loro esistenza, essere sé stessi, sia per loro un dispiacere. Ma perché fa intendere che l’orientamento sessuale sia una scelta come un’altra, come scegliere per quale squadra tifare. Ovviamente non è vero. Ma dicendo così sedimenta nelle menti degli italiani il germe della discriminazione. Poi l’affondo: “Naturalmente ha proseguito su tante altre questioni con lo stesso tono come se fosse in un bar a fare quattro chiacchere: come può rappresentare le istituzioni e ricoprire un ruolo di garanzia all’interno della nostra Repubblica?”.
Gli fa eco Angelo Bonelli che parla del Presidente del Senato Ignazio La Russa come di un: “Estremista di destra non nuovo ad attacchi nei confronti della comunità LGBTQI+”. Bonelli, torna poi sulla questione del busto di Mussolini: “Sostiene di essersene disfatto solo poco fa. Lo ha definito un ‘ricordo del padre’ ma si tratta di un cimelio che contrasta palesemente con l’istituzione democratica che lui dovrebbe rappresentare”.