The Good Mothers uscita sempre più vicina per l’attesissima serie Disney+ che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla. Lo show è stato presentato come un vero e proprio evento mondiale alla “Berlinale Series” alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino dove questa sera, martedì 21 febbraio, saranno proiettati in anteprima mondiale i primi due episodi. Intanto il nutrito cast ha partecipato ad un incontro con la stampa dove ha raccontato la nascita di questo attesissimo prodotto unico nel panorama seriale italiano e di questo genere così amato dal pubblico.
The Good Mothers uscita e trailer della serie Disney+
The Good Mothers uscita è prevista il 5 aprile in Europa sulla piattaforma streaming con tutti i sei episodi disponibili al lancio, l’annuncio è stato dato direttamente durante la conferenza stampa al Festival di Berlino.
Le parole della regista Elisa Amoruso a Berlino
Presente in sala anche la regista Elisa Amoruso, che dopo il successo del docufilm dedicato a Chiara Ferragni: “Quando sono stata coinvolta da Wildside, ho letto subito il libro di Alex Perry ed è stata un’esperienza incredibile. Nonostante conoscessi le storie siamo entrati nel dettaglio comprendendo subito quanto fosse importante raccontarle. Questo è uno dei progetti più importanti della mia carriera, poter raccontare la mafia dal punto di vista delle donne è stato fondamentale per me”, mentre sottolinea l’importanza dello sguardo di personaggi femminili “In questa serie abbiamo deciso di rimanere dal punto di vista delle donne e cercavamo, questa vicinanza anche con i movimenti della camera da presa. Questa è l’idea che ci ha guidato ed eravamo sempre insieme nello scegliere il punto di vista“
Le parole degli attori
Micaela Ramazzotti è l’interprete di Lea Garofalo: “Mi inorgoglisce tantissimo far parte di questa serie su una donna che ha fatto delle scelte potenti. Cresciuta con l‘Ndrangheta, le è andata contro, conscia di quale sarebbe stata la sua fine. Ma ha saputo trasmettere quella libertà, quella indipendenza e quel coraggio alla figlia“, poi parla del lavoro di documentazione per prepararsi al ruolo non facile “Al di là dei personaggi, qui era la storia, il progetto, ad appassionarmi. Mi sono documentata, ho visto anche il film di Marco Tullio Giordana, il racconto di questa donna che si ribella e che prova a scappare. Poi mi affascinava il fatto che ci ha messo la faccia, ha fatto i nomi, dimostrando fino all’ultimo un coraggio eccezionale. Una determinazione affascinante”.
Gaia Girace dopo L’amica geniale entra in un altro grande progetto seriale: “Credo la ‘Ndrangheta sia sempre stata mostrata dal punto di vista maschile, invece stavolta la presentiamo da quello femminile e questo è davvero unico”, (anche se in realtà in Bang Bang Baby su Amazon Prime c’è questo sguardo femminile ndr)Queste donne sono state costrette a piegarsi tutta la vita al volere degli uomini, ma molte si sono liberate e alcune sono state uccise“, mentre sulla sua Denise sottolinea “Denise è spinta dalla voglia di rivalsa e, durante la storia, possiamo vedere la sua crescita. Il suo punto di riferimento scompare e non le viene data una spiegazione, perciò decide di combattere e non piegarsi. Anche a costo di ritrovarsi sola. Vuole che sia fatta luce sulla verità“.
Simona Distefano dopo Il Traditore torna in un ruolo importante: “Questa è stata la mia prima grande esperienza importante” sottolinea sulla sua Concetta Cacciola “ho sempre desiderato poter raccontare storie di donne coraggiose. In questo caso ancora di più, perché sono lotte silenziose, vengono dimenticate. Mi rende felice e orgogliosa aver potuto raccontarle. La loro condizione sociale non riconosce la libertà ed è tollerata la violenza, serve per mantenere il controllo e madare avanti il sistema patriarcale. Per loro, la difficoltà è uscire da un sistema che legittima la violenza e riconoscere che c’è altro, che puoi ambire alla libertà“.
Grande protagonista è anche Valentina Bellè ormai una certezza per la serialità italiana dopo i set internazionali di Catch-22 e I Medici: “Anche io sono felice e grata di aver avuto questa opportunità. Non conoscevo Giuseppina Pesce e Concetta Cacciola, ma partire da zero ha reso il viaggio interessante per tanti motivi. Iniziare a prendere coscienza di una realtà così forte, andare in Calabria e sentire da chi vive lì “ancora con queste favole, la ‘Ndrangheta non esiste, noi siamo la ‘Ndrangheta” mi ha aghiacciato. Per cui è stato un viaggio anche terribile per me“, spiegando poi di aver compreso molto di questa organizzazione tanto spiegata “Continuando a sottolineare la non esistenza della ‘Ndrangheta e l’abbandono da parte dello Stato, ho capito che se cresci in un ambiente dove non esistono alternative, non esiste neanche la verità. Mi ha molto colpito questo concetto
Il cast e la trama
The Good Mothers è interpretata da Gaia Girace (L’amica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22, I Medici) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra– La serie, Favolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZero, Trust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioia, La prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.
Basata su una storia vera, The Good Mothers ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. The Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.