Duomo Milano adotta statua. Adotta una statua del Duomo di Milano e te la porti a casa. Funziona più o meno così l’iniziativa lanciata da la Veneranda Fabbrica del Duomo. La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è un ente storico preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale. Istituito nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, per la progettazione e costruzione del monumento, si adopera da oltre 630 anni nel restauro del Duomo. Per tutti questi anni l’ente si è occupato della manutenzione e del ristrutturazione della cattedrale, grazie anche a molte sovvenzioni, ricevute per lo scopo, da imprenditori e donatori occasionali, ma ora c’è bisogno di un aiuto maggiore. L’aumento delle emissioni di anidride carbonica e il passare degli anni hanno spinto l’ente preposto a chiedere un ulteriore aiuto ai cittadini, ma in cambio di un ‘premio’.
Duomo di Milano adotta una statua, chi finanzia il restauro può tenerla per tre anni
Come si apprende dalle informazioni fornite dal sito dell’istituto, l’idea è stata messo a punto con il progetto di permettere anche ai privati di ‘adottare’ una statua del Duomo e nasce dalla necessità di conservare la cattedrale in buone condizioni magari cercando di abbassare i costi delle operazioni di restauro. Le statue potranno essere oggetto di un accordo di prestito tra la Veneranda Fabbrica e il Donatore, con la possibilità di movimentare l’opera ed esporla in spazi al di fuori del Complesso Monumentale del Duomo, fanno sapere proprio gli ideatori dell’iniziativa. Il progetto prevede – previo ottenimento delle relative autorizzazioni dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano – l’adozione delle statue che verranno adottate da parte di privati aziende e persone giuridiche che, con la propria donazione, ne potranno sostenere la pulitura e il consolidamento. La struttura è composta da circa 3.400 statue e sculture che adornano i suoi innumerevoli angoli i contrafforti, i pinnacoli e le guglie, ed è realizzato con un raro marmo rosa estratto da un’unica cava alle pendici delle Alpi, la catena montuosa che si trova a circa 60 miglia più a Nord, e la cui composizione unica rende questo edificio particolarmente bello. E’ di sicuro il simbolo della città riconosciuto a livello internazionale ma ha bisogno di una cura continua perché è esposto ad agenti atmosferici e smog che rischiano di deteriorarne la struttura. E l’associazione Veneranda Fabbrica del Duomo si occupa della sua manutenzione e del restauro e della conservazione della cattedrale dal 1387. Gli agenti a cui è esposto, compresa l’anidride solforosa tendono a formare croste nere sul marmo, un po’ “come il tartaro che prelude alla carie nei denti”, dice Francesco Canali, direttore dei lavori dell’antica associazione. E il costo di tutte queste pulizie e manutenzioni è sempre stato alto.
Duomo, una statua del Re David è già in un atrio aziendale
L’idea è nata anche dal fatto che si dica spesso che la cattedrale appartiene ai milanesi, l’associazione ha pensato proprio a questo chiedendo aiuto a loro, nessuno escluso, aziende o privati. L’iniziativa soprattutto, prevede un ‘premio’ a chi decide di occuparsi di restaurare una statua. Il donatore potrà portarsela a casa per tre anni. Proprio così, chi contribuirà economicamente al mantenimento di una delle migliaia di statue che ornano il Duomo (la scelta non può essere fatta tra tutte ma sono state selezionate le statue in base al loro discreto stato conservativo, per il quale non necessitano di interventi di restauro particolarmente invasivi), a restauro completato potrà tenere ed esporre nei propri spazi privati la statua scelta, tanto che una splendida statua in marmo del re David che sorregge un’arpa è finita dritta in mostra con soddisfazione in un atrio aziendale. Tutto ad una condizione, specificano i responsabili dalla Veneranda Fabbrica del Duomo: dovranno in ogni caso garantire verifiche periodiche delle condizioni ambientali da parte dell’Ente. L’intero edificio è cablato con sensori che forniscono continue misurazioni digitali di vario ordine de grado, annota il New York Times, “come se al Duomo venisse fatto un costante elettrocardiogramma”. Quanto alla Veneranda Fabbrica, è stata sovvenzionata per anni da donazioni e lasciti di ricchi milanesi, ma anche di persone meno facoltose che hanno regalato oggetti di valore che poi sono stati messi all’asta.