Violenza privata aggravata in relazione agli scontri verificatisi tra studenti all’esterno del liceo classico Michelangiolo: questa l’ipotesi di reato con la quale la procura di Firenze ha aperto un fascicolo sui fatti avvenuti lo scorso sabato 18 febbraio. Sulla base del rapporto della Digos della questura fiorentina, i sei giovani autori del pestaggio, affiliati all’organizzazione di destra Azione studentesca, si trovavano nei pressi della scuola per un’attività di volantinaggio. Attività che è stata considerata una manifestazione non autorizzata.
La rissa sarebbe nata dopo una discussione tra il gruppo di universitari e due studenti del liceo, aderenti al collettivo Sum, Studenti uniti Michelangiolo. La discussione è degenerata ed è finita a calci e pugni. Al vaglio degli investigatori ci sono ora i filmati degli studenti che hanno assistito all’aggressione. A chi indaga il compito di chiarire se le responsabilità siano dei sei universitari o dei due liceali. Ad allertare la Digos era stata la preside dell’istituto Rita Gaeta.
Nel frattempo gli studenti di Firenze hanno organizzato una manifestazione, in programma oggi pomeriggio, martedì 21 febbraio, alle ore 18: si parte da via Malta. Un’iniziativa commentata dal sindaco Dario Nardella ai microfoni di Radio 24.
Mi auguro e credo che la manifestazione indetta oggi dagli studenti dopo i fatti del liceo Michelangiolo non sarà violenta ma pacifica. Non dobbiamo mai rispondere all’aggressività con aggressività, alle provocazioni con provocazioni. Conosco Firenze, è una città animata da sinceri principi democratici antifascisti.
Scontri al liceo di Firenze, il dibattito tra Bocchino e Montanari a La7: “Solo una rissa”. “Sono picchiatori fascisti”
In relazione ai fatti di Firenze, durante la trasmissione Otto e mezzo su La7, è scontro totale tra Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, e Italo Bocchino, direttore editoriale de Il Secolo d’Italia ed ex PdL. Tutto è iniziato quando Montanari, nella spiegazione dei fatti, ha voluto precisare che “non è stata una rissa, ma un episodio gravissimo“.
Il fascismo è sempre la stessa cosa, cioè violenza vigliacca. Da notare il silenzio del governo: Azione Studentesca è una realtà vicina a Fratelli d’Italia, quindi mi sarei aspettato che, anche solo per convenienza o per ipocrisia o per senso dello Stato, la presidente del Consiglio, il ministro dell’Istruzione e del Merito e il ministro dell’Interno dicessero qualcosa.
Parole dure che hanno provocato l’indignazione di Bocchino, al quale non è andata giù la definizione di FdI come un “partito di matrice fascista“.
Fratelli d’Italia è tutto fuorché un partito fascista. Ma come fai a dire certe cose? Sono incredibili. Giorgia Meloni è del ’77. Che cosa è accaduto sabato scorso? Una rissa.
Nella sua accusa di parzialità alla trasmissione condotta da Lilli Gruber, Bocchino sostiene come ci sia “anche il video che dimostra che c’è stata un’aggressione anche dall’altra parte. È stata una rissa“.
Lo deciderà la questura. Non era compito di Giorgia Meloni occuparsi di questa vicenda, si sono già espressi 4 esponenti di FdI. Era al ristorante? Ma una donna, una madre, una compagna ha diritto di farsi un pranzo a mare o deve chiedere l’autorizzazione?
Una vicenda chiusa dallo stesso Montanari, che ha risposto piccato al suo interlocutore.
Conosco direttamente quello che è successo. Non c’è stata nessuna rissa. È stata un’aggressione a freddo da una parte sola contro l’altra. Basta guardare i video. Questo sarà dimostrato in tutte le sedi. E il punto è proprio questo: il partito a cui appartengono i picchiatori fascisti sta cercando di cambiare la versione pur di non dover chiedere scusa e di ammettere la realtà.