Conferenza Luca Pellegrini Lazio. E’ arrivato l’ultimo giorno del mercato di gennaio per rinforzare la batteria dei terzini di Maurizio Sarri che finalmente ha ottenuto un giocatore di piede mancino. Luca Pellegrini è reduce dall’esperienza in Germania con la maglia dell’Eintracht Francoforte, arriva in prestito dalla Juventus con diritto di riscatto a fine stagione a favore del club biancoceleste.

Il DS della Lazio Igli Tare

Siamo qui a presentare l’ultimo arrivo della sessione di mercato di gennaio. Luca è un giocatore giovane ma con grande esperienza avendo giocato in club importanti del calcio europeo. Rappresenta un calciatore in un ruolo dove avevamo una necessità richiesta anche dall’allenatore che abbiam voluto accontentare. Siamo riusciti a portarlo a Roma dopo una lunga trattativa. Siamo contenti del suo arrivo visto che ama questi colori” ha spiegato il direttore sportivo.

Siamo ad un punto di partenza, abbiamo avanti un percorso che abbiamo cominciato con l’allenatore tenendo conto di tutte le necessità. Il momento del calcio non è positivo e anche noi dobbiamo mantenere il livello alto ma rimanendo attenti alle spese. Dobbiamo portare giocatori giovani e di grande prospettiva, serve il tempo per farli crescere” ha concluso Tare.

Conferenza Luca Pellegrini Lazio

Un sogno che si è avverato. Luca Pellegrini è da sempre tifoso biancoceleste, l’attesa ora è per il debutto. Il terzino ripercorre le fasi della trattativa e l’emozione della famiglia al momento della firma: “La sensazione ce l’ho avuta quando si è concretizzata, se ne parlava da tempo ma io non leggo molto i giornali. Solo il 31 gennaio ho saputo di poter arrivare. Un anno e
mezzo fa sapevo che la Lazio voleva un terzino sinistro e dissi al mio procuratore che sarebbe stata una meta ideale. A casa non si poteva parlare perché eravamo scaramantici. Conoscendomi da tanto tempo sanno che io non credo alle tante voci che girano. Sto cominciando a realizzare ora di essere un giocatore della Lazio e questa conferenza me ne farà rendere conto definitivamente. La notizia è stata accolta come una favola visto che tifiamo Lazio
”.

Luca Pellegrini alla Lazio ritrova Maurizio Sarri con cui aveva fatto la preparazione atletica estiva nel 2019 con la maglia della Juventus: “Sicuramente conoscere il Mister è un vantaggio perché i concetti mi sono rimasti. E’ stato uno stimolo per accettare questo trasferimento, fra noi giocatori parliamo e conosciamo quindi il valore di Sarri. Tutti mi hanno sempre parlato bene di
lui, in due mesi ho avuto modo di conoscerlo ma non completamente. È vero che risale a quattro anni fa ma spero che possa essere un’arma che ho a disposizione
“.

I movimenti della difesa del tecnico toscano sono sempre stati minuziosi tanto che Sarri stesso ha rivelato di non aver mai fatto giocare un difensore arrivato nel mercato di riparazione: “Lo ha detto anche a me. Mi sono messo a ridere, devo dare il massimo per trovare spazio. Gli allenatori sono tutti diversi e ognuno ha un proprio modo per analizzare le partite, credo che
il Mister possa rispondere meglio. Averlo già conosciuto chiaramente sapevo quelle che sono le sue richieste, sui tempi precisi di quando posso essere pronto è giusto chiederlo a lui. Ho totale fiducia nei suoi confronti, sono venuto perché ci stava lui
“.

Squadra nuova ma vecchie conoscenze fra amicizie fuori dal campo e avversari sul terreno di gioco: “Non sono stupito perché conoscevo tanti compagni, questo è un gruppo unico nel senso che mi sono ambientato subito benissimo. Essendo nuovo devo essere predisposto nel calarmi in una nuova realtà ma sono stato aiutato da Romagnoli, Patric e Zaccagni. Mi hanno fatto una
bellissima impressione quelli che ho affrontato solo da avversario.
Essere tanti italiani penso possa essere un aspetto positivo anche se poi contano i giocatori forti e qua ce ne sono tanti. Sicuramente l’appartenenza permette di trasmettere più facilmente l’identità e quindi è un vantaggio. Penso che questa squadra abbia tantissimi valori, faccio fatica a trovare un difetto evidente.
Io posso portare un po’ di energia, di buon umore e voglia di fare bene. Ad esempio, ho portato la musica nello spogliatoio che prima non ci stava
“.

Un classe ’99 che ha quasi cento presenze fra i professionisti: Girando tante squadre ho incamerato un bagaglio culturale amplio. A marzo faccio ventiquattro anni e ho imparato tanto, in Germania ho conosciuto un calcio diverso. La Bundesliga è
un campionato totalmente differente dal nostro, per me è stata una esperienza formativa e divertente. Io ero abituato alla mentalità italiana e ho capito che il calcio non è una legge scritta. Ci sono tante variabili che influiscono, mi porto bellissimi ricordi facendo un cammino importante con un terzo posto in classifica e il passaggio del turno in Champions. Io la consiglio ai giovani perché apre la testa su paesi che non conosciamo. Sono contento della scelta che ho fatto ad agosto
“.

Nessun modello di riferimento a cui ispirarsi: “Fino ai sedici anni ho cambiato tutti i ruoli del campo quindi non ho mai avuto un idolo. Ora che mi sono specializzato a terzino o quinto di centrocampo mi piacciono Bale, Maldini e Marcelo. Sono giocatori molto diversi e cerco di rubare qualcosa da ciascuno“. Tutto per tornare ad indossare la maglia dell’Italia che “è il sogno di tutti i bambini oltre che giocare nella squadra di cui sei tifoso. Adesso io voglio confermarmi alla Lazio sperando di rimanere, se faccio bene qua poi posso tornare in azzurro“.

Inevitabile un commento sul derby che lo ha già vissuto con la maglia giallorossa e stavolta vestirà quella che ha sempre tifato. E’ una partita importante che però vale tre punti come le altre. Per me sarà emozionante ma credo di saperle gestire senza problemi. Non credo di sentire la partita in modo particolare. La Roma fa parte del mio passato come è stata la Juventus, il Cagliari, il Genoa e l’Eintracht di Francoforte“.