Vespa 50 Pk: uno degli storici scooter di casa Piaggio che hanno fatto impazzire gli adolescenti del tempo. Ripercorriamo insieme un breve viaggio a ritroso per rivedere la sua storia. Ma non solo! Oltre alle successive versione, vediamo anche altri modelli iconici del cinquantino, la piccola creatura a due ruote che ha stravolto in positivo la vita di intere generazioni.

Vespa 50 Pk: caratteristiche tecniche e prezzo

Nata come l’erede della 50 special la Vespa 50 PK, ha conosciuto per la prima volta il suo pubblico nel 1982 al Salone di Colonia in Germania. E’ stata concepita con un motore monocilindrico 2T da 49,8 cc per 1,5 CV, raffreddato ad aria forzata e alimentata con un carburatore Dell’Orto da 10 mm.

Per quanto concerne la meccanica, il cambio aveva manopola a 4 rapporti e la ciclistica, invece oltre al classico telaio monoscocca, presentava ruote con cerchi da 10 pollici, freni a tamburo e le classiche sospensioni con molle elicoidali e ammortizzatore.

Sostanzialmente era la riproposizione gemellare della versione 125 ed esteticamente si distingueva dagli altri cinquantini per la scocca che presentava linee più spigolose

La versione base, partiva con un prezzo di 1.148.000 lire. Saliva di prezzo con la versione S, dotata delle frecce e del bauletto portaoggetti nel retro scudo. Due anni più tardi della sua nascita, nasceva la PK S Automatica al prezzo di 1.960.000 lire.

Le successive serie: le sorelle degli anni ’80 e ’90

NEGLI ANNI 80

Inizialmente non aveva riscosso molto successo, la Vespa 50Pk. I potenziali acquirenti ovvero gli adolescenti dei primi anni 80 avevano il rigetto sulle linee spigolose inventate appositamente per dare un nuovo look allo scooter.

Nel 1986, la casa madre progettò la Vespa PK XL, un due ruote dalle dimensioni più grandi con accensione elettronica e con una strumentalizzazione più completa rispetta alla neo nata di qualche anno prima. Nel contempo nel mercato introdussero anche la versione Plurimatic.

In seguito alla decaduta legge che poneva certi limiti, libero da vincoli e mezzo di potenza la Piaggio fece debuttare la vrsione PK Rush, il cui motore era più potente.

NEGLI ANNI 90

Piaggio anche nei primi anni 90 ha continuato a ridisegnare la Vespa Pk 50, tant’è che fece nascere la versione N, caratterizzata da un nuovo look determinato dal parafango e dal frontale molto pronunciati.

Il motore monocilindrico 2T da 49,8 cc ha 2,2 Cv, presentava un’accensione elettronica e avviamento sia elettrico che a pedale. Il cambio era a tre rapporti, mentre la versione Speedmatic era dotato di un variatore.

Il cilindro non veniva più realizzato in ghisa, ma in alluminio e anche la potenza passava a 2,5 CV. Inedite anche le ruote da 10″, con dischi finestrati. Di conseguenza si registrava anche una lievitazione di prezzo, 2.150.000 lire, che diventano 2.350.000 per la versione Speedmatic.

Nel 1992, usciva la PK FL2, dalle linee più morbide per quanto riguarda il design anche questa volta con la solita doppia versione con cambio a tre marce e Speedmatic.

La produzione della Vespa PK 50 veniva meno nel 1996 dopo che aveva venduto 600mila esemplari.

Vespa, perché questo nome

Ci sono tante voci che darebbero motivazioni più o meno vere sul perché lo scooter più amato dagli adolescenti e non solo si chiama vespa. Tante versioni sono state date nel tempo, ma l’unica cosa certa è che Enrico Piaggio durante la fase di progettazione, quindi vide il prototipo disse che assomigliava proprio a una vespa, insetto che poi avrebbe dato il nome al due ruote.

Vespa, alcuni modelli

Ecco alcuni dei modelli iconici che in un certo senso hanno raccontato anche la storia del nostro paese. Ecco dunque alcuni dei modelli prodotti da Vespa:

  • 50 Special: la prima serie fu costruita dal 1969 al 1972, con un fanale anteriore rettangolare ed un cambio a tre velocità, una vera innovazione per l’epoca. La seconda serie va dal 1972 al 1975, la terza dal 1975 al 1982. Il cambiò venne portato a quattro marce;
  • 50S Sprint: rispetto alla 50 Special, aveva il posteriore diverso, tanto che il fanale posteriore fu ridisegnato con forme più morbide;
  • SS 50: pensato per il mercato straniero, con più potenza e più velocità, tanto da essere spinta sino a 65 km/h: fuori dall’Italia, il Codice della Strada consentiva potenze maggiori, ed ottenne un ottimo successo. La sigla SS indicava Super Sprint, in merito alle maggiori performance che poteva sfoderare;
  • 50 N: la N sta per nuova, con tante novità sia dal punto di vista telaistico che del motore, con materiali via via sempre più leggeri;
  • 50 L: la lettera N stava per Lusso, considerato i materiali più pregiati che vennero usati per dar maggior risalto alle linee dello scooter;
  • 50 R: la lettera R indicava Rinnovata, è sicuramente quella che è andata meglio sul fronte delle vendite e che è ricordata con il maggiore affetto dai fan. Ne vennero costruite ben 238.762, un dato davvero clamoroso e che la resero famosissima sia in Italia che all’estero;
  • 50 Sportellino Piccolo: si chiama così perché aveva uno sportellino sul lato dell’ispezione motore. Pesava appena 66 chilogrammi.
  • 150 GS: considerata da molti come la più riuscita di sempre, era la versione molto spinta e poteva raggiungere i 100 km/h.

Vespa, il modello di maggior successo

Il modello di maggior successo della serie Piaggio Vespa è la PX nata nel 1977 ed ha visto la fine della sua produzione nel 2017. Certo che le prime versioni quelle che vanno dall’anno di produzione ai primi anni 80 sono quelle che hanno riscosso più successo: Piaggio all’epoca, per questa creatura motorizzata, (P 125 X, P 150 X, P 200 E, PX 125 E, PX 150 E, PX 200 E) offriva freni a tamburo, motore monocilindrico con testa in alluminio, telaio a scocca portante in acciaio di 1,5 mm di spessore e una discreta autonomia grazie ai quasi 30 km con un litro di miscela al 2%. Gli indicatori di direzione, non obbligatori all’epoca, erano offerti come optional a costo di Lire 45.000 .

Via via col passare degli anni altre versioni come quelle con accensioni elettroniche e sportive hanno raccolto il gradimento di milioni di appassionati. Anche nell’era moderna: per capire l’attaccamento al marchio Vespa, basti pensare ai 3 milioni di esemplari venduti nel 2013.