Rocky 7, Sylvester Stallone mostra su Instagram alcuni passaggi della sceneggiatura e rivela alcune delle idee che aveva per il sequel mai realizzato.
Rocky 7, Sylvester Stallone ha mostrato su Instagram la sceneggiatura del sequel mai realizzato
Rocky 7 è un film che non vedrà, probabilmente, mai la luce ma questo non vuol dire che non sia mai stato concepito e, addirittura, scritto in alcuni suoi passaggi da Sylvester Stallone.
A conferma di questo è arrivata la diffusione, proprio da parte del divo italoamericano sul suo account Instagram, di alcune bozze riguardanti proprio il sequel mai realizzato. Stallone ha pubblicato le immagini in un post su Instagram che ha poi rimosso per motivi ignoti. Le immagini mostravano un ritratto del personaggio da parte dell’artista John Rivoli, accompagnato dal motto tipico del personaggio “è finita si dice alla fine” (“it ain’t over till it’s over”). A questo artwork facevano seguito appunti scritti a mano contenenti quelle che sembrano idee per alcune scene della pellicola.
Tra i riferimenti importanti contenuti in queste pagine, c’è da segnalare il ristorante ‘Adrian’, visto nel sesto e, finora, ultimo episodio della saga – Rocky Balboa del 2006 – e dedicato al ricordo della moglie morta del personaggio, interpretata da Talia Shire. La scena in questione sembra emotivamente molto coinvolgente, in quello stile drammatico che da sempre caratterizza la serie cinematografica sullo Stallone Italiano. In essa, il pugile ormai in pensione sembra riflettere su una conversazione avuta in passato con la sua defunta moglie o su un momento sentimentale immaginario proveniente da un futuro che non si è mai verificato. Una sequenza che mostra Rocky in lacrime, in cerca di conforto e speranza nel ricordo di sua moglie.
Una seconda serie di foto, invece, sembra ambientata in un locale di incontri clandestini, dove Rocky sta osservando sul ring il combattimento di un pugile di 27 anni chiamato Chucho the Mutt. Le pagine sembrano suggerire l’instaurarsi di una relazione tra allenatore/mentore ed erede tra il protagonista e questo giovane, ma non sapremo mai se fossero realmente queste le intenzioni di Stallone che, nel post, spiega:
“So che la seconda parte è piuttosto confusa, ma credo che abbiate colto l’idea di fondo, e cioè che Rocky tornava a combattere per il quartiere che lo ha formato e che lui ancora ama”.
Rocky 7, il rimpianto di Stallone per il sequel mai realizzato “per colpa di certi individui”
Ma perché Rocky 7 non è mai stato fatto?
Sylvester Stallone rispondeva a questa domanda in un passaggio del post che accompagnava le foto, tornando ad accusare il produttore Irwin Winkler, con il quale ha intrapreso da tempo una vera e propria battaglia per ottenere i diritti cinematografici del personaggio da lui creato e, al momento, detenuti esclusivamente da Winkler e dalla sua famiglia. Stallone non fa mai il suo nome, ma è sufficiente l’hashtag con il quale chiude il suo post: #Irwinsfault.
“Queste erano le prime bozze della sceneggiatura di Rocky 7 che, purtroppo, per colpa di certi individui, non sarà mai fatto. Ma è una cosa che volevo condividere con i fan più affezionati. Continuate sempre a lottare”.
La diatriba tra Stallone e Winkler è alla base della sua assenza da Creed III, terzo capitolo della saga spin off di Rocky dedicata al figlio di Apollo Creed, Adonis, interpretato da Michael B. Jordan. Un conflitto tanto acceso da spingere Stallone a dichiarare di essere disposto a tornare per un eventuale Creed 4, ma solo in assenza di Winkler o dei suoi eredi come produttori.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.