Milko Skofic Villa Gina Lollobrigida. Il notaio e il figlio dell’attrice Milko Skofic sono stati ripresi dalle telecamere di Pomeriggio Cinque mentre entravano nella villa di Gina Lollobrigida per fare l’inventario dei beni presenti. Ad aspettarli oltre il custode Carlos c’erano anche l’avvocato di Milko e di Andrea Piazzolla. L’abitazione è rimasta senza elettricità dal giorno del trigesimo della Lollobrigida. Al momento dell’arrivo in casa, il figlio ha dichiarato: “Useremo delle torce. Non ho mai partecipato a un inventario. È rimasto qualche mobile, la maggior parte dei mobili è in un deposito”. Il figlio di Gina è rimasto dispiaciuto per le condizioni in cui ha trovato la casa: “La villa l’ho trovata in uno stato muffoso. Vediamo in che condizioni sta. Provo dispiacere perché è una casa diversa da quella che conosco”, ha dichiarato.
Milko Skofic Villa Gina Lollobrigida, “è rimasto qualche mobile”
Gina Lollobrigida aveva scoperto che la sua casa era stata messa all’asta. A rivelarlo un audio esclusivo in cui l’attrice si era confidata con Paolo Limiti: “Mi stavano vendendo la casa, tutto quello che avevo, all’asta. La vecchia avvocatessa non mi ha dato delle cose che dovevo pagare. Siccome non le avevo pagate, entro mezzogiorno andava all’asta tutto quello che io avevo”. La Lollobrigida era riuscita a salvare l’immobile grazie alla vendita dei suoi gioielli: “Ho mandato Andrea a pagare e abbiamo fermato questa vendita all’asta. Quindi stavo a pensare a quando vendevano i gioielli, chi se ne frega, li hanno venduti, li hanno regalati, vabbè”. La villa di Gina Lollobrigida è la parte più imponente del patrimonio che l’attrice ha lascito agli eredi che si attesta su dieci milioni di euro. All’interno della villa erano custoditi i tratti di personaggi importanti come quelli di Madre Teresa di Calcutta e Anna Magnani oltre a una serie di dipinti che mostrano suo figlio Milko Andrea alla tenera età di sette mesi. Nella villa l’attrice ha risieduto dagli anni ’50 fino alla sua recente scomparsa. All’interno della casa romana di Gina Lollobrigida non ci sono più mobili e quadri che nel 2020 furono prelevati su disposizione dell’amministrazione di sostegno, come raccontato da Il Mattino, e collocati in quello che è un deposito nell’ambito del procedimento nei confronti di Andrea Piazzolla per circonvenzione di incapace.
Il testamento
Lo scorso 24 gennaio è stato reso noto il contenuto del testamento di Gina Lollobrigida. La diva ha deciso di lasciare metà del suo patrimonio al figlio Milko Skofic e metà all’assistente Andrea Piazzolla. L’attrice ha poi devoluto allo Stato italiano la collezione di un centinaio di vasi etruschi. Andrea Piazzolla è però sotto la lente d’ingrandimento dopo aver venduto oltre 350 beni dell’artista e averne incassato il ricavato. A Domenica In lui stesso aveva rivelato: “Ho rispetto per la giustizia ma credo che sia mancato il rispetto per Gina. Se una persona sta benissimo, come le si può togliere un avvocato? E imporle come avvocato il compagno dell’associata dello studio che difendeva Milko, il figlio Dimitri e Rigau che a sua volta nomina come consulente lo stesso consulente di Rigau? Gina con tutte le forze ha provato a fare ricorsi, ma era una sorta di lotta contro i mulini a vento. Chiese di cambiare l’amministratore di sostegno, ma il giudice ha messo una persona tra Gina e l’amministratore di sostegno. Come mai quando le persone hanno realmente bisogno, i tempi della giustizia richiedono sei mesi, un anno… E invece, quando lui chiedeva una cosa, il giorno dopo arrivava il decreto”. Intanto la sua avvocatessa ha specificato: “Nei lasciti ereditari è l’ultimo testamento ad avere valore. Quello della Lollobrigida è un testamento recente, pubblico, depositato dal notaio e conteneva le sue volontà”.