Il caro vita non risparmia neanche i dolci della tradizione di Carnevale: le elaborazioni di Bmti sui dati rilevati dalle Camere di Commercio confermano come nel 2023 i prezzi di farina e uova risultino notevolmente aumentati rispetto all’anno scorso. Un’impennata che si rivela comunque alquanto mitigata da alcuni segnali di ribasso osservati in queste prime settimane dell’anno.

Nel dettaglio, l’indagine si concentra sui prezzi all’ingrosso della farina, che rimangono più alti del +13,6% rispetto al 2022, nonostante un calo registrato a febbraio se paragonato ai dati di gennaio (-3,4%): un ribasso dovuto alla discesa delle quotazioni del grano tenero e, soprattutto, del +36,9% rispetto alla media registrata nel quinquennio 2018-2022.

Non sono da meno i prezzi, storicamente elevati, delle uova: a incidere in questo caso, oltre all’offerta limitata, è l’aumento della domanda proveniente sia dal mercato interno che dall’estero. Una vera e propria stangata riguarda i prezzi delle uova (di taglia L) da allevamenti a terra, che fanno registrare un rialzo addirittura del +51,2% rispetto allo scorso anno, secondo i numeri formulati dalla Commissione Unica Nazionale (CUN). Il prezzo delle uova ammonta, in questa settimana, a 2,45 euro/kg.

Aumenti prezzi materie prime, crolla il prezzo del burro per i dolci di Carnevale

Restano elevati (+13,9% su base annua) i prezzi attuali del latte spot, ossia il latte venduto in cisterna al di fuori dei contratti di fornitura tra allevatori e industria. Da sottolineare un parziale rientro dei prezzi registrato a partire da dicembre, con un -4,8% a febbraio rispetto a gennaio: un risultato legato alla ripresa produttiva in Europa e al contemporaneo calo delle quotazioni delle alternative estere.

La crescita dei prezzi attuali del latte spot risente ancora degli aumenti del 2022, legati all’incremento dei costi di produzione, tra mangimi ed energia, e alla frenata produttiva a livello continentale.

Se i prezzi di farina e uova restano sempre elevati, il burro costa meno e fa registrare un -24% rispetto al 2022: a partire da novembre 2022, i prezzi all’ingrosso di questo prodotto sono crollati dopo i valori record raggiunti durante lo scorso anno.

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