Incentivi assunzione Reddito di Cittadinanza: i datori di lavoro possono richiedere uno sgravio contributivo volto a favorire l’occupazione a tempo pieno e indeterminato di soggetti beneficiari del RdC. Andiamo a vedere insieme tutto ciò che bisogna sapere su questa particolare tipologia di incentivo economico.

Incentivi assunzione Reddito di Cittadinanza: che cos’è, a chi spettano, come funziona, importo, durata e come fare domanda

L’art. 8 del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 ha introdotto all’interno del nostro ordinamento giuridico nazionale una particolare tipologia di incentivo, il quale viene concesso ai datori di lavoro che assumono un con un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato (compresi i rapporti di lavoro di apprendistato) un soggetto beneficiario del Reddito di Cittadinanza.

In particolare, potranno beneficiare dello sgravio contributivo tutti i datori di lavoro privati, compresi quelli operanti all’interno del settore agricolo e compresi gli enti di formazione accreditati, nel caso in cui l’assunzione a tempo pieno e indeterminato venga effettuata presso un altro datore di lavoro, immediatamente dopo il termine dello svolgimento del percorso formativo presso l’ente.

Per quanto riguarda la tipologia di contratto che deve essere stipulata al soggetto beneficiario del Reddito di Cittadinanza, è richiesta la previsione di un rapporto di lavoro:

  • a tempo indeterminato e pieno (anche a scopo di somministrazione e in attuazione del vincolo associativo con cooperativa di lavoro);
  • di apprendistato.

Sono, invece, escluse le seguenti tipologie di contratto:

  • il lavoro intermittente a tempo indeterminato;
  • il lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale;
  • il lavoro occasionale;
  • il lavoro domestico.

L’ammontare, così come anche la durata degli incentivi per l’assunzione di un soggetto che beneficia del Reddito di Cittadinanza viene stabilito con esattezza solamente in seguito alla presentazione della domanda mediante l’apposito servizio online che viene messo a disposizione dall’INPS.

Ad ogni modo, però, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali viene riconosciuto al datore di lavoro per un importo massimo pari a 780 euro, nel caso di stipula di un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno.

La durata dello sgravio contributivo, invece, sarà pari alla differenza tra le 18 mensilità previste dal sussidio e le mensilità che sono state già godute dal beneficiario del Reddito di Cittadinanza al momento in cui viene finalizzata l’assunzione, prevedendo comunque una tempistica minima pari a 5 mensilità.

“Qualora l’assunzione del beneficiario del Rdc riguardi un’attività lavorativa coerente con il percorso formativo seguito in base al Patto di formazione stipulato tra gli Enti di formazione e i Centri per l’Impiego o le agenzie per il lavoro, l’incentivo è attribuito, sempre in forma di sgravio contributivo, all’Ente di formazione accreditato che ha garantito al lavoratore assunto il percorso formativo o di riqualificazione professionale, in misura pari alla metà del suo importo, con un tetto mensile di 390 euro”.

La restante parte dell’incentivo, invece, ovvero i restanti 390 euro mensili, saranno concessi al datore di lavoro che procede con l’assunzione del beneficiario del RdC.

L’unica variazione per quanto riguarda la durata dello sgravio contributivo è relativa al periodo minimo di fruizione, il quale è fissato a 6 mensilità.

Dopo aver presentato la domanda per la concessione dell’incentivo, mediante l’utilizzo dell’apposito modulo online “SRDC – Sgravio Reddito di Cittadinanza”, disponibile sul Portale delle agevolazioni (ex DiResCo), l’INPS:

  • calcolerà l’ammontare e la durata del beneficio spettante in base alle informazioni sul Reddito di Cittadinanza in suo possesso e all’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore dichiarati nella richiesta;
  • consulterà, qualora ricorrano le condizioni previste dal regolamento (UE) n. 1407/2013, il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato per verificare che per quel datore di lavoro vi sia possibilità di riconoscere aiuti de minimis;
  • fornirà, qualora risulti che il lavoratore sia percettore del RdC e che vi sia sufficiente capienza di aiuti de minimis in capo al datore di lavoro, un riscontro di accoglimento della domanda, con elaborazione del relativo piano di fruizione.