Negli Stati Uniti c’è un problema armi: lo conferma il numero comunicato oggi dalla Transportation Security Administration, la società federale che gestisce la sicurezza sui mezzi di trasporto americani. 6.542 è il numero di armi da fuoco sequestrate negli aeroporti statunitensi nel 2022, un numero che detto così può sembrare irrisorio (si tratta di circa 18 sequestri al giorno), ma che continua ad aumentare dal 2010 a oggi.

Naturalmente non esiste una correlazione diretta tra questo valore e la crisi che gli Usa stanno vivendo a livello di violenza da armi da fuoco, dopo i continui episodi di sparatorie che agitano le cronache locali. Un tema su cui però l’amministrazione Biden intende da tempo mettere mano, salvo poi scontrarsi con una massa lobbista difficile da spostare.

Quello che vediamo nei nostri checkpoint riflette davvero quello che vediamo nella società, e nella società ci sono più persone che portano armi da fuoco al giorno d’oggi

David Pekoske, Ad della TSA

Armi negli aeroporti Usa, sanzioni inasprite fino a 15mila euro

Un altro aspetto che va sottolineato è che la stragrande maggioranza dei proprietari di armi da fuoco è incensurata. Più che altro, stupisce la “leggerezza” con cui migliaia di cittadini americani vadano in giro con delle pistole in valigia o nella borsa all’interno di luoghi particolarmente affollati come possono essere i mastodontici aeroporti a stelle e strisce.

Una correlazione tra i dati e la realtà però c’è: la maggior parte dei casi si è verificata all’interno degli Stati dove le leggi sul possesso di un porto d’armi sono più favorevoli. Spiccano i principali aeroporti del Texas (Dallas, Austin e Houston), insieme a quelli della Florida (Miami, Tampa, Orlando), mentre Nashville, Atlanta, Phoenix e Denver completano la top-10.

Ma cosa succede all’atto pratico nel momento in cui una persona viene trovata in possesso di un’arma da fuoco? Innanzitutto, Pekoske spiega che “i passeggeri cercano sempre di apparire distratti, adducendo scuse piuttosto deboli”. Poi si cerca di fare in modo che il soggetto, una volta “scoperto”, non possa entrare in contatto con l’arma, mentre i controllori avvertono la polizia. Dal punto di vista civile e penale, le conseguenze variano da Stato a Stato. Si va dall’ammenda all’arresto con conseguente confisca dell’arma, tuttavia se la pistola è scarica può essere caricata in un bagaglio secondo procedure rigidissime.

Come deterrente, la TSA ha alzato la multa a 15mila dollari, ma ha anche aggiunto una serie di sanzioni collaterali che renderanno difficile la vita in aeroporto a tutti coloro che saranno fermati.